venerdì, 27 Settembre 2024

Rilancio del settore, entro 10 anni di nuovo leader

Rapporto Glocus, innovazione dei prodotti per frenare la caduta libera in Europa

Possibile far tornare l’Italia in vetta agli arrivi turistici mondiali entro il 2016. Secondo l’associazione Glocus per far fronte al ridimensionamento del settore non solo in Italia, ma in tutta Europa occorre innovare i prodotti turistici, diffondere maggiore cultura nel sistema turistico e rendere più coordinata e forte la ‘governance’. Infatti secondo alcune stime, mancando una politica europea del turismo, il primato del vecchio continente è destinato ad erodersi. Nel futuro, infatti, si potrebbe passare dalla quota odierna del 55% del turismo mondiale a quella del 46% nel 2020. Insomma, rispetto agli anni Cinquanta l’Italia e l’Europa non sono più i giganti del turismo. Intanto gli analisti di Glocus nel corso del convegno “Tornare i numeri uno nel turismo: bellezza, competenza, innovazione” hanno presentato un rapporto che evidenzia come la spesa pubblica turistica, sebbene polverizzata, nel 2005 sia stata in Italia la terza più alta al mondo, dopo quella della Francia e della Germania e che la spesa per il turismo stanziata dalle Regioni per il 2004 ammonti complessivamente a 1.190 milioni di euro, con una diminuzione del 9,9% rispetto al 2003. L’Italia occupa la quinta posizione assoluta nella graduatoria delle prime dieci destinazioni mondiali per arrivi internazionali ma nella graduatoria mondiale della permanenza media nelle strutture ricettive, il nostro Paese occupa solo il settimo posto, con 3,5 notti in media. Inoltre, entro il 2016 il turismo rappresenterà il 12% del Pil dell’Europa e ben il 13% degli occupati.

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