Anche il 2013 inizia male per il settore ricettivo italiano. Secondo i dati relativi al monitoraggio mensile effettuato da Federalberghi, si registra un crollo delle presenze alberghiere degli italiani (rispetto al gennaio 2012) del 9,6% a cui si assomma una lieve flessione delle presenze alberghiere degli stranieri pari all'1,1%.
"Il 2013 parte in modo estremamente preoccupante – sottolinea Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – anche sul fronte dei nostri collaboratori visto che si evidenzia un dato in caduta libera del -5,4% a gennaio (rispetto al gennaio 2012), con una flessione del 4,5% per i lavoratori a tempo indeterminato ed una debàcle del -7% per i lavoratori a tempo determinato. Mai si era registrato un inizio d'anno così negativo – enfatizza Bocca – che impone subito a tutte le forze politiche in corsa per le imminenti elezioni una seria riflessione e l'indicazione, in maniera più puntuale nei reciproci programmi, di quali misure andranno ad adottare una volta dovessero essere chiamate alla guida del Paese. Da parte nostra – conclude – riteniamo che le priorità riguardino il varo di iniziative promozionali per garantire maggiori flussi turistici, corsie preferenziali di credito per assicurare quella liquidità indispensabile allo svolgimento dell'attività imprenditoriale e misure specifiche sul mercato del lavoro. Il tutto sotto il coordinamento di un ministero del Turismo con portafogli".