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Querelle Crocetta-Tranchida su ex gestione assessorato
notizia pubblicata 11 Febbraio 2013 alle ore 12:20 nella categoria Cronaca

"Tranchida ha poco da dire rispetto alle questioni poste dall'assessore Franco Battiato, prima di parlare si documenti su quello che ha combinato il suo assessorato". Così il presidente della Regione Rosario Crocetta interviene sulla querelle tra l'ex assessore regionale al Turismo Daniele Tranchida e il suo successore che ha denunciato di avere trovato le casse dell'assessorato "vuote".
Il governatore, dati alla mano, replica a Tranchida: "Se guardiamo per esempio gli impegni nel 2012 scopriamo che l'assessorato al Turismo ha programmato un 'buco' di più di nove milioni e mezzo di euro derivante dal fatto che la disponibilità totale dei capitoli in bilancio era di 138.239.745 euro mentre le somme impegnate sono state 147.789.143. Quindi o l'assessore non sa nulla, o non ha controllato, oppure ha avallato questo impegno". Crocetta osserva poi che "quella di prendere impegni di spesa superiori rispetto alle previsioni di bilancio è la ragione del grave deficit che in questi anni è stato prodotto alla Regione. A tutto ciò va aggiunto – sottolinea il governatore – il quasi certo sforamento di circa 19 milioni di euro di spesa che la commissione europea ci ha fatto sapere che non sono certificabili poiché gli impegni assunti non sono attinenti alle misure previste dalla commissione europea. Anche questa è un'altra pratica antica, la prassi consolidata in tutti gli assessorati di inseguire nella programmazione europea spese che non potevano essere coperte perché la risposta dell'Ue arriva sempre 'dopo' e intanto spese previste sui fondi comunitari in realtà finiscono per diventare debiti fuori bilancio a carico della regione".
Parole a cui l'ex assessore Tranchida replica così: "la dotazione complessiva del bilancio del dipartimento del Turismo, riguardante i fondi Por per il periodo 2007/13, ammontava inizialmente a circa 148 milioni e non a 138 milioni. La differenza è dovuta ai drastici tagli – prosegue – analoghi a quelli subiti da altri dipartimenti, intervenuti a favore del Piano di azione e coesione, provvedimento concordato e assunto dal governo regionale insieme al ministero per la Coesione territoriale, nell'autunno 2012, onde garantire una forte concentrazione delle risorse su alcune priorità (in Sicilia, in prevalenza: dissesto idrogeologico, protezione civile, edilizia scolastica, ambiente). E comunicato dalla programmazione al bilancio e dal bilancio alla ragioneria, solo dopo che gli uffici dei vari servizi del turismo erano già andati avanti con gli impegni, basandosi sulla dotazione di pertinenza. A tutto ciò – sottolinea – vanno aggiunte le decurtazioni dovute all'applicazione rigida del Patto di stabilità, intervenute, in precedenza, che hanno ridotto di fatto, in maniera pesante, il budget attribuito a ogni dipartimento, a  esercizio annuale già ampiamente avviato. Non sarebbe stato possibile – conclude Tranchida – assumere impegni fuori bilancio, visto che ogni cifra viene impegnata dopo il placet della ragioneria, che ne controlla la copertura con riscontro contabile".