Politiche di promozione turistica integrata, valorizzazione del potenziale turistico, evitare l’introduzione della tassa di soggiorno, e limitare il carico fiscale sulle imprese. È quanto propongono la Federalberghi della provincia di Perugia, guidata da Vincenzo Bianconi, e la Federalberghi Umbria, con Giorgio Mencaroni. Questi temi sono stati posti all'attenzione di Catiuscia Marini, presidente della Regione, e di Wladimiro Boccali, presidente Anci e sindaco di Perugia.
“Una struttura ricettiva affronta la sua attività ogni anno facendo i conti con sei pesanti imposte comunali, Imu, Tares, imposta di soggiorno, tassa sulla pubblicità, tassa di occupazione del suolo pubblico, a cui si aggiungono 8 tipi di imposte e altri oneri, Siae, Scf, canone Rai, Iva, Irap, Irpef-Ires, Inps, Inail. Una situazione già difficile in momenti economicamente favorevoli, che diventa insostenibile con la crisi attuale, da qui la pressante e reiterata richiesta Federalberghi di alleggerire la pressione fiscale. Le nostre imprese – ha sottolineato Bianconi – non possono pagare un'imposta calcolata esclusivamente sui mq, quando il tasso di occupazione delle camere è inferiore al 30%, uno dei più bassi d'Italia, così come tra i più bassi a livello nazionale è il tasso di redditività”.