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Auriga Mozia torna in Sicilia, salta mostra in Usa
notizia pubblicata 12 Luglio 2013 alle ore 10:35 nella categoria Beni culturali

Rientro anticipato a casa per l'Auriga di Mozia: attualmente in mostra al museo Getty di Los Angeles, la scultura di età classica tornerà in Sicilia una volta conclusa la tappa californiana, senza passare, come era stato previsto inizialmente, dal Museo d'Arte di Cleveland.   
E' stata la Regione Sicilia a revocare la trasferta settimane dopo che le autorità siciliane si erano pubblicamente lamentate che il prestito prolungato di pezzi importanti al Getty stava danneggiando il turismo. Per il museo di Cleveland, dove la mostra "Sicilia: Arte e Invenzione tra Grecia e Roma" avrebbe dovuto aprire i battenti il 29 settembre, l'improvvisa perdita apre un vuoto importante nel calendario delle esposizioni annuali. Ancor più preoccupante tuttavia, per il direttore del museo americano David Franklin, è la possibilità che la marcia indietro siciliana sia un segnale di una mutata atmosfera nei rapporti internazionali tra istituzioni culturali dopo il disgelo creato dalla restituzione all'Italia di tanti oggetti archeologici rubati. 
Con l'Auriga tornerà in Sicilia un altro pezzo importante, la phyale aurea dell'Antiquarium di Himera a Termini Imerese, scavata da tombaroli e recuperata dai carabinieri nel 1999 nella collezione di un ricco newyorchese.
Il direttore del Cleveland Art Museum ha ammesso che con la Sicilia non era stato firmato ancora alcun contratto: "Le opere di solito viaggiano prima che ci sia l'intesa formale: è un modo elegante e sulla fiducia di fare le cose". A suo giudizio "non c'era ragione di sospettare che l'intesa con la Sicilia potesse entrare in crisi".    
Perplessità sono state espresse anche al Getty, che ha già speso un milione di dollari per organizzare la mostra e adesso si trova a dover sostenere da solo tutta la spesa. "Fin dall'inizio l'accordo era che le opere sarebbero andate a Cleveland e i nostri musei avrebbero diviso i costi", ha detto il vice-presidente per le comunicazioni Ron Hartwik. In vista della mostra, tra l'altro, il Getty aveva dotato l'Auriga di una nuova base antisismica.