edizione Sicilia
A Sciacca hotel mai aperti perché senza rete fognaria
notizia pubblicata 03 Gennaio 2014 alle ore 12:26 nella categoria Territori

Sciacca regina delle incompiute. Milioni di euro spesi per opere incomplete, non finite o senza manutenzione: la cittadina dell'agrigentinoo ne vanta alcune esemplari, come il teatro comunale che nonostante non potrà essere aperto perché non ha i requisiti di sicurezza, ha già acquistato le poltroncine per il pubblico. Ma non solo.
Secondo l'inchiesta di Repubblica Palermo, neanche i privati si salvano. A pochi metri dalla Basilica di San Calogero, nel 1954, si costruirono due alberghi. Il primo, con 77 camere, non è mai stato aperto. Il secondo, con 27 camere, è stato chiuso più di venti anni fa per restauro. Mancano però gli arredamenti. Ed entrambi gli alberghi mancano del sistema di smaltimento dei reflui e quindi non possono aprire. Tra contenziosi e risarcimenti miliardari, nel 2011 la Regione diede il via libera al progetto, per 672 mila euro, che collegherà la rete fognaria del Monte di San Calogero al collettore principale della città. Solo quando il progetto sarà realizzato, gli alberghi potranno ottenere l'autorizzazione allo scarico.
C'è poi il Museo del Mare e delle Attività Marinare, struttura completata ma mai aperta al pubblico. Un'opera da 1 milione e mezzo di euro finanziata al Comune di Sciacca nell'ambito del Por Sicilia 2000-2006. A cui oggi manca una linea telefonica, il collegamento internet e quello alla rete idrica. Infine, l'unica strada che dovrebbe portare al museo necessiterebbe di un completo intervento di manutenzione, perché impraticabile. Installate anche 38 telecamere  che non servono a nulla. Il dispositivo di archiviazione delle immagini, non è mai stato installato e anche se le telecamere fossero in funzione, non registrerebbero nulla. Qualora un giorno, si decidesse di aprire il museo del mare, prima ancora del taglio del nastro, sarà necessario predisporre un altro intervento di manutenzione all'infrastruttura. L'intonaco esterno, infatti, sta cadendo a pezzi. Già acquistati e collocati all'interno 50 schermi, numerosi pannelli, alcuni proiettori, un ascensore, sistemi di amplificazione, computer, mentre all'esterno ci sono già gruppi elettrogeni e impianti di riscaldamento.