La pubblicità con il David di Michelangelo che imbraccia un fucile da guerra da 3.000 dollari prodotto dall'industria bellica Arma Lite dell'Illinois scatena la polemica. A intervenire è innanzitutto il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. "L'immagine pubblicitaria del David armato offende e viola la legge – scrive il ministro su twitter – agiremo contro l'azienda americana che deve ritirare subito la campagna". E presto potrebbero esserci provvedimenti precisi. Intanto, a Firenze, la soprintendente al Polo museale, Cristina Acidini, ha annunciato una diffida all'azienda dal continuare a divulgare l'immagine del David col fucile.
Nella campagna pubblicitaria, la società americana per lanciare un fucile tipo 'bolt action' ha usato l'immagine del David, accompagnandola con la scritta 'A work of art'. E la statua marmorea viene ripresa anche nel suo contesto museale, la Galleria dell'Accademia di Firenze. Anche se, come dice il direttore del museo, Angelo Tartuferi, "l'azienda americana non ci ha mai interpellato. Eppure c'è un iter ortodosso, una via maestra da seguire per chiunque voglia usare a fini commerciali l'immagine del David così come di altri capolavori: sottoporre alla direzione del museo un progetto, un bozzetto dell'eventuale pubblicità".