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Sicurezza e bus turistici in agenda all’assemblea Anav di Giardini Naxos
notizia pubblicata 02 Luglio 2014 alle ore 11:00 nella categoria Associazioni

Non è solo la concorrenza sleale a far penare le aziende di bus turistici. Si diffonde sempre di più la piaga degli autisti piegati all’illegalità, la deregolamentazione del mercato e lo sfruttamento del personale. Tutti elementi che vanno a discapito della sicurezza. A lanciare l’allarme è Antonino Filippo Trupiano, presidente della Fnanc di Palermo (Federazione nazionale autisti noleggio con conducente bus turistici), secondo cui è di fondamentale importanza mettere questi temi nel calendario dell’assemblea nazionale dell’Anav, in programma il 4 e 5 luglio all’Hotel Hilton di Giardini Naxos.

“La totale deregolamentazione del mercato degli autisti di pullman – sottolinea Trupiano – mette a rischio la sicurezza dei passeggeri, turisti e bambini in gita scolastica, sempre più spesso coinvolti in incidenti gravi o gravissimi. Quello dello sfruttamento in termini di contratto, salario e orario di lavoro, di autisti in pensione o senza lavoro per via della crisi – aggiunge – è un fenomeno in costante crescita.

Oltre agli incidenti sempre più frequenti in cui sono coinvolti i pullman, si vuole evidenziare che su questi mezzi, se fermati dalle forze dell’ordine, risultano spesso ingannati tutti i sistemi di controllo: alterazione dei periodi di guida e di riposo, sistemi di registrazione della velocità e delle soste manipolati, veicoli non assicurati, revisioni false, oltre la superficialità dei controlli ai conducenti riguardo le assunzioni, spesso false.

Sta diventando normale – sottolinea – l’utilizzo di autisti in pensione mentre autisti professionali rimangono senza lavoro. Gli autisti sono spesso minacciati dal datore di lavoro se non sottostanno a questa totale deregolamentazione del mercato e pertanto diventano complici e vittime insieme di un sistema che ormai si sta arrendendo all’illegalità. Il quadro complessivo, associato al numero di incidenti che ultimamente sembra aver subito un picco, va sicuramente motivato con una concorrenza sleale che mira ad abbassare sempre più i prezzi – conclude – costringendo i vettori a risparmiare dove possono: sicurezza e personale”.