edizione Sicilia
A Ragusa turisti in aumento, ora la sfida è destagionalizzare
notizia pubblicata 07 Luglio 2014 alle ore 13:17 nella categoria Dati e statistiche

“Nei primi 4 mesi del 2014 la provincia di Ragusa ha registrato un +65% di flussi turistici rispetto allo stesso periodo del 2013. Questo significa che l’apertura dell’aeroporto di Comiso ha inciso moltissimo, viste anche le alte percentuali di stranieri, in particolare inglesi e tedeschi”. Lo ha detto Rosario Dibennardo, presidente di Federalberghi Ragusa e di Soaco, la società di gestione dello scalo ragusano in occasione dell’inaugurazione all’aeroporto dei locali di Bookinsicily.com, la piattaforma turistica ufficiale dell’Aeroporto di Comiso da qualche giorno on line.

“Adesso però – aggiunge Dibennardo – è necessario accogliere bene i turisti in modo che possano diventare portavoce e testimonial del nostro territorio all’estero. È fondamentale migliorare tutti i servizi e non farci scappare questa occasione: fornire servizi efficienti è il primo passo. Ci vuole l’impegno di tutti, dalle istituzioni agli operatori turistici, bisogna migliorare le spiagge, i lidi, la segnaletica e le strade: tutte attività fondamentali per sfruttare le potenzialità del territorio. Su questo, però, sono fiducioso perché tutti gli operatori stanno rispondendo bene. Nella fase iniziale della stagione estiva ci sarà un flusso che non farà registrare incrementi percentuali a due cifre, ma il periodo estivo è così. In estate l’incremento turistico sarà minore semplicemente perché c’è poco da crescere: in estate i numeri erano già importanti l’anno scorso. La cosa più importante è destagionalizzare. E Soaco sta dando una spinta, insieme a Scandjet, per portare i turisti nord-europei anche a settembre, ottobre e novembre. Inoltre – prosegue – anche Siracusa e le province limitrofe stanno sfruttando i flussi turistici legati all’aeroporto di Comiso.

In questo momento – osserva – quando un turista arriva in provincia di Ragusa, i luoghi più richiesti sono Ragusa (con Ragusa Ibla), Modica, Scicli e la Val di Noto. Dobbiamo essere bravi – conclude – a far tornare i turisti e mostrare loro le altre bellezze della provincia, oppure lavorare per farli soggiornare più tempo”.