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Bus turistico si ribalta in Bolivia, muoiono tre turisti italiani
notizia pubblicata 01 Settembre 2014 alle ore 12:49 nella categoria Cronaca

Tre turisti italiani sono morti in Bolivia, altri tre connazionali sono rimasti feriti e c’è un numero ancora imprecisato (almeno nove) di vittime di varie nazionalità. Viaggiavano tutti a bordo di un bus turistico lungo la Panamericana, di rientro a La Paz da Salar de Ayuni. Le vittime sono Lorenzo Licciardi, 30 anni, di Marina di Montemarciano (Ancona), Franco Cembran, 53 anni, e la sua compagna Rinalda Di  Stefano, 50, partiti da Roma.  

Forse per l’eccessiva velocità, o un malore dell’autista, morto anche lui, l’autocorriera della Trans Turismo Omar, affittata da Viaggi e Avventure nel mondo, è finita fuori strada all’altezza di una curva. Oltre agli italiani, ospitava turisti tedeschi, svizzeri, brasiliani, canadesi, australiani, peruviani e boliviani.

La Farnesina fa sapere che i tre connazionali feriti (due sono cinquantenni romani) hanno ricevuto assistenza presso l’ambasciata italiana a La Paz, mentre sulla dinamica dell’incidente e dei soccorsi le informazioni sono ancora molto frammentarie. A quanto pare il sinistro è avvenuto fra Potosì e Oruro, a circa 35 km dalla località di Challapata, in un luogo lontano da centri abitati.
La Trans Turismo Omar “è un’azienda locale di collaudata esperienza, con mezzi di trasporto efficienti” ha detto Vittorio Kulczycki, presidente di Avventure nel Mondo, che in quelle zone dell’America meridionale si appoggia a tre o quattro imprese di trasporto locale che gestiscono i trasferimenti notturni. “Da quello che sappiamo – ha aggiunto – l’incidente è avvenuto in una zona di normale traffico. Tutti gli italiani sedevano in file vicine. Probabilmente per l’eccessiva velocità a una curva l’autobus è andato fuori strada. E’ accaduto in piena notte e forse questo può aver provocato qualche ritardo nei soccorsi”. Avventure nel Mondo è in contatto con l’ambasciatore italiano in Bolivia e con la compagnia assicurativa che cura l’assistenza degli italiani feriti e si occuperà del rimpatrio delle salme. Era previsto per il 7 settembre il rientro degli italiani che avevano scelto di visitare in 23 giorni, con Avventure, una gran parte del Perù con un’estensione in Bolivia: lago Titicaca, La Paz e visita ai Salares boliviani. Il Salar de Uyuni, sulle Ande, una distesa sterminata a circa 800 km a sudovest da La Paz, è il più grande deserto di sale del mondo, nonché la meta turistica boliviana più visitata. 

Dall’inizio dell’anno sono 19 gli italiani morti in 12 incidenti stradali all’estero: 8 sono avvenuti in Europa, due in Africa, uno in America Latina e uno in Australia. In sette casi le persone coinvolte viaggiavano per turismo, negli altri 5 per lavoro, secondo i dati forniti dall’Osservatorio Il Centauro-Asaps, l’associazione sostenitori Polstrada.