La decisione dell’Autorità dei trasporti di ridurre il pedaggio dell’Alta Velocità “non ha favorito solo Ntv, ma anche Trenitalia”, società che gestisce l’esercizio per conto del gruppo Fs. Ad affermarlo Michele Elia, ad delle Ferrovie a margine dell’assemblea di Anci. Per Elia “il penalizzato è Rfi”, società del Gruppo che controlla la rete, che ricaverà di meno dall’esercizio. In ogni caso, “il gap di cassa che si ricava – spiega il manager – potrebbe essere inserito a bilancio come previsione d’incasso. Nei contenuti della delibera emerge che il pedaggio pagato sull’Alta Velocità era equilibrato e giusto. Non lo hanno ridotto – precisa – ma lo hanno rimodulato, perché essendo un asset regolato, bisogna garantire un rendimento regolato. In particolare, rimodulazione non significa riduzione, ma la possibilità di riprendere il valore di pedaggio a livelli che consentano una remunerazione del debito e garantire il rendimento previsto per gli asset regolati. In ogni caso – conclude – è tutto ancora da studiare e soprattutto, bisogna guardare la delibera in modo approfondito”.