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La formazione nei beni culturali, il dibattito è aperto
notizia pubblicata 13 Gennaio 2015 alle ore 12:02 nella categoria Beni culturali

Dopo la pubblicazione del bando di selezione pubblica internazionale dei venti principali musei italiani voluto dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, il tema della formazione nei beni culturali prende sempre più forma.

Il M5s, ad esempio, ha illustrato in Commissione Cultura alla Camera il testo di una risoluzione a prima firma Luigi Gallo per “impegnare il Governo a riconoscere nuove figure professionali, quali i laureati in Scienze Economiche per l’Ambiente e la Cultura, che al momento risultano escluse anche dai concorsi pubblici del Mibact e dal procedimento di selezione per accedere al tirocinio formativo per l’abilitazione all’insegnamento”.    

“Il riconoscimento delle professioni culturali – sostengono i deputati del M5s – non può riguardare le sole figure tradizionali degli archeologi, archivisti e bibliotecari, ma deve interessare anche gli ‘economisti della cultura”. Secondo Gallo, infatti, “il ministro Franceschini continua a snobbare la qualità della formazione delle nostre università italiane e invece con la sua riforma rischia di dare in pasto ai privati e agli appetiti stranieri i musei italiani”.  

Inoltre, sempre sula tema della formazione dei funzionari dei beni culturali, il presidente del Consiglio superiore dei Beni Culturali, Giuliano Volpe ha lanciato la proposta di “una scuola nazionale del patrimonio, di terzo o quarto livello. Una sorta di corso-concorso con reclutamento rigorosissimo in partenza ed in uscita e che non sia l’ennesima ripetizione di ciò che si è già fatto”. “Forse – ha spiegato – sarebbero utili dei policlinici dei beni culturali, in cui università e sovrintendenze lavorino insieme. E una scuola nazionale del patrimonio, che insegni integrazione globale e interdisciplinarietà, progettazione e pianificazione territoriale, turismo culturale e ambientale, oltre al rapportarsi con la Pubblica Amministrazione. Insomma, una scuola che formi funzionari dei beni culturali”.