Una ventina di studenti iscritti ai corsi del Ciset sono entrati a far parte della sezione Young dello Skal Club di Venezia. I giovani studenti hanno ricevuto il diploma di adesione al sodalizio veneto guidato Armando Ballarin al termine di un incontro sull’importanza che l’appuntamento dell’Expo 2015 potrà avere in Veneto, svoltosi all’Hotel Russot di Mestre.
“Il Veneto ha grandi potenzialità – ha sottolineato Ballarin – e la partecipazione allo Skal Veneto di questi giovani del Ciset, che saranno i manager di domani, conferma al più alto livello qualitativo”.
All’incontro ha partecipato Maurizio Gasparin, a nome delle Regione del Veneto, annunciando le attività ufficiali che l’ente regionale ha messo in cantiere nell’ambito della partnership diretta con l’evento milanese.
Sono quindi stati presentati due importanti progetti predisposti nel territorio metropolitano di Venezia: Roberta Manzi, per la cooperativa Limosa, ha illustrato “Slowvenice”, ciclo di esplorazioni del territorio ‘fuori dall’ordinario’; mentre Vito Lenti e Nico Simone, presidente e direttore dell’ente bilaterale per il turismo, hanno illustrato “Laguna è” progetto di partecipazione etica che innesta una serie di utili servizi alla riscoperta di antichi percorsi veneziani tra cultura e sostenibilità.
Tra gli intervenuti, Claudio Scarpa, direttore dell’associazione veneziana degli albergatori, ha esaltato l’alta qualità raggiunta anche da molte delle piccole strutture ricettive del territorio ‘metropolitano’ di Venezia. Al tempo stesso ha auspicato che la managerialità dei direttori d’albergo venga pienamente riconosciuta dando loro il riconoscimento di veri dirigenti d’azienda.
Angelo Formentin, per Manageritalia Veneto, ha presentato un progetto formativo volto all’intero comparto turistico mentre Daniele Minotto, intervenuto per lo Skal, ha insistito sui temi della qualità e del fare rete come scelta strategica per chi si occupa di turismo.
Concludendo i lavori, Mara Manente, direttore del Ciset, ha posto l’accento sulla necessità di investire nel turismo in termini di qualificazione e di comunicazione valorizzando l’intera filiera dell’accoglienza che nel Veneto intreccia settori quali l’artigianato e l’agroalimentare.