Per il presidente dell’Enac Vito Riggio, “il futuro del trasporto aereo e del sistema aeroportuale italiano passa anche attraverso un sforzo concentrato per creare nuove professionalità. Il mercato dell’aviazione civile mondiale e, quindi, anche quello degli aeroporti, stanno subendo trasformazioni tanto rapide, quanto potenzialmente letali per l’Italia, che rischia (fra lotte di campanile ed incapacità di selezionare) di trovarsi sempre più marginalizzata”.
“Nel 2014 – ha detto Riggio – hanno volato nel mondo 3,5 miliardi di passeggeri, di cui solo 800 milioni nei cieli europei. La crescita in Europa è stata dell’1,5% contro l’11% nel mercato dell’estremo oriente e del 7% nell’area del Golfo. Airbus e Boeing, a conferma di una crescita inarrestabile, hanno infatti costruito nel 2014, 1400 nuovi aerei.
Il mercato Italia rappresenta 150 milioni di passeggeri, ma – ha sottolineato Riggio – la centralità del paese nel mercato mondiale è un’utopia. Già oggi l’asse di gravitazione mediterraneo si è spostato sulla Turchia oltre che verso i grandi hub del Golfo. Gli anni e forse i mesi a venire, vedranno ulteriori trasformazioni traumatiche come quelle registrate in Nord America dove il numero delle compagnie aeree non supera oggi le 200 contro le 450 dell’Europa.
Il ruolo crescente delle compagnie degli Emirati e la potenzialità del capitalismo di Stato cinese, sconvolgeranno ulteriormente il sistema – ha concluso – con conseguenze letali per mercati come quello italiano dove localismi, politica, fiscalità ed altri fattori negativi, rendono impossibile anche una selezione fra aeroporti”.