Ieri Pompei è stata presa d’assalto da più di 33 mila visitatori, 7 mila persone hanno ammirato i capolavori degli Uffizi, 13 mila i Giardini di Boboli, 1.300 al Cenacolo Vinciano, 4.559 agli Scavi di Ercolano, 6.204 Villa Adriana a Tivoli, 17 mila persone la Reggia di Caserta, 14 mila presenze al Colosseo. Sono i numeri dell’ultima domenica con accesso free ai musei italiani.
“Dappertutto lunghissime file e affluenza record – sottolinea Dario Franceschini, ministro del Turismo e dei Beni Culturali – Ogni mese è una festa popolare”.
I dati confermano l’exploit, a partire dai siti vesuviani, che tutti insieme hanno sfiorato le 40 mila presenze. In testa c’è Pompei seguita da Ercolano. Ma anche agli scavi di Oplonti si sono registrati 1.360 ingressi, e 243 nel di solito deserto museo di Boscoreale.
Stesso boom a Firenze, con i quasi 7 mila visitatori degli Uffizi, accompagnati dai 5.831 della Galleria dell’Accademia, i 2.522 del Museo del Bargello, i 6,098 della Galleria Palatina, i 13 mila di Boboli, i 3.212 delle Cappelle Medicee,i 642 di Palazzo Davanzati.
Dalla Pinacoteca di Brera a Milano con 2.075, ai 3545 dell’Archeologico di Napoli, i 3.471 del Polo Reale di Torino, i 2.254 di Castel Sant’Angelo a Roma, i 3.350 di Paestum, 1.511 alle Gallerie dell’Accademia a Venezia, 3899 al Palatino a Roma, 4.444 al Foro Romano, 2.104 alle Terme di Caracalla, 1.212 al Museo di Palazzo Massimo, 1.192 alle Terme di Diocleziano, 1.473 alla Galleria Borghese e 1.389 alla Galleria d’arte moderna di Roma.
“Si chiude nel migliore dei modi questo lungo ponte della cultura – commenta Franceschini – i partecipanti ed anche il numero dei comuni che si stanno adeguando al nuovo piano tariffario moltiplicando così l’offerta in tutto il Paese”. Non solo per i numeri e per il turismo, ma per il suo aspetto educativo, dato che sta riavvicinando i cittadini al loro patrimonio culturale”.