E’ scoppiata una sorta di “caccia al tesoro” sulle spiagge dell’isola francese de La Réunion, nell’Oceano indiano, dove la scorsa settimana è stato ritrovato un pezzo d’ala appartenente a un Boeing 777, lo stesso tipo di aereo di quello della Malaysia Airlines misteriosamente scomparso in volo l’8 marzo del 2014.
Mentre le autorità malesi hanno annunciato di voler chiedere l’aiuto di altri territori vicini all’isola francese che possano rintracciare altre parti dell’aereo utili a fare chiarezza sulla sorte di 239 persone svanite nel nulla da oltre 16 mesi, volontari e curiosi setacciano le spiagge in cerca di ‘reperti’. Ma il più delle volte ciò che trovano è “ferraglia”, rifiuti di ogni tipo che il mare restituisce.
Intanto il frammento d’ala, un flap, trovato il 29 luglio sulla spiaggia di Saint André, è stato trasferito in Francia dove da mercoledì verrà esaminato dagli esperti. Il ministero dei Trasporti malese ha confermato che il rottame appartiene proprio a un 777, dopo le verifiche compiute dalle autorità francesi, insieme alla stessa Boeing, l’agenzia Usa per la sicurezza dei trasporti e un team malese. A questi si aggiungeranno anche esperti cinesi, visto che due terzi dei passeggeri del volo MH370 erano di nazionalità cinese. Anche una valigia, rinvenuta sulla stessa spiaggia, verrà esaminata dall’Istituto di ricerca criminale in Francia.