Una Bohème dei record, quella che è andata in scena al Massimo di Palermo fino a domenica scorsa, totalizzando oltre 12 mila spettatori più altri 3.200 in diretta streaming, e che ha inaugurato un nuovo corso del Teatro, più attento a coinvolgere nuovi pubblici e a restituire all’opera il suo ruolo di catalizzatore collettivo e comunitario. In quest’occasione infatti è stato allestito il maxischermo all’esterno del Teatro, con posti a 1 euro, dove i visitatori hanno assistito alla diretta della prima di Bohème, e poi a concerti e proiezioni di video.
Un successo (tutto esaurito nelle tre sere, e tanta gente intorno alla platea all’esterno) che ha convinto i vertici del Teatro Massimo a proseguire con iniziative analoghe che si ripeteranno nei prossimi mesi, a partire dal concerto di Capodanno.
“Non c’è bisogno di abiti da sera e di smoking, pur graditi, per venire all’opera – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – ci si veste come si vuole per godere di uno spettacolo che parla a tutti. Forse è anche colpa nostra, del mondo della lirica, se per qualcuno l’opera è un genere per élite o per passatisti. La grande partecipazione dei palermitani e dei turisti a quest’iniziativa, ragazzi e ragazze, famiglie, bambini, è la più grande smentita di questo pregiudizio”.
“Il nuovo corso del Massimo – gli fa eco Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente della Fondazione Teatro Massimo – ancora una volta dimostra la sua qualità, frutto di una sapiente regia che coinvolge tutti gli artisti, le maestranze, i lavoratori del Teatro che è tornato a essere la casa di tutti. Perché è nel segno della cultura, dell’arte, della partecipazione, che si rinnova il patto tra cittadini e istituzioni ed è con la cultura che si costruisce uno sviluppo vero e sano della città”.