edizione Sicilia
Ibla Buskers vince la sfida di rilanciare l’altra Ibla
notizia pubblicata 13 Ottobre 2015 alle ore 10:30 nella categoria Eventi Video

Più di 20 anni fa portò alla ribalta il centro storico di Ibla. Quest’anno invece “Ibla Buskers” ha portato turisti e non solo alcune location finora dimenticate. E’ il caso di Cava Velardo, proprio sopra la zona di Largo San Paolo, dove gli organizzatori del festival hanno voluto lanciare in modo forte l’attenzione coinvolgendo pienamente il pubblico presente.

Cava Velardo, che si trova proprio alla fine della Vallata Santa Domenica e al termine della scalinata del Carmine, antico camminamento di congiunzione tra Ibla e Ragusa Superiore, ha un fascino straordinario. Con le sue latomie sotterranee e con un dirupo a strapiombo è un perfetto teatro di pietra. La scelta di svolgere sia il “Cabaret d’apertura” che il “Gran Galà dei Saluti” proprio in quest’area rientra in un’operazione culturale e di recupero della storia e dell’identità locale a cui, ormai ogni anno, si è orientato “Ibla Buskers” cercando di far conoscere luoghi nuovi e da vivere.

Più di 20 anni fa si iniziò con il centro storico di Ibla, in quell’epoca ancora silente e abbandonato. Il festival permise di avviare una consapevolezza diversa da parte proprio dei ragusani, i primi che avevano dimenticato questo quartiere ormai in fase di spopolamento. La luce del festival e l’arte dei buskers ne esaltarono le potenzialità abituando la gente a venire a Ibla. Dalla prima edizione ad oggi, “Ibla Buskers” ha fatto conoscere numerose zone del quartiere barocco allargando le esibizioni anche nei vicoli, negli slarghi, lungo le scalinate.

Quest’anno si è scelto dunque di mantenere le location tradizionali ma anche di aprire l’orizzonte verso la cosiddetta “coda di pesce” di Ibla, quella che è visibile a tutti attraverso le cartine e le mappe ma che in pochi conoscevano realmente. In migliaia, adesso, hanno scoperto un luogo straordinario che va sicuramente valorizzato, mediante i percorsi che accompagnano i passanti dal ghetto ebraico di “Cartellone” al quartiere arabo “Raffo”, passando per la “Mocarda” e per lo stresso rapporto tra la fiumara e il dedalo di viuzze.
Proprio in questi scenari si sono svolti alcuni degli spettacoli più d’attrattiva che hanno permesso di completare l’offerta artistica assieme ai luoghi tradizionali come piazza Duomo, piazza Pola, piazza Chiaramonte fino a piazza Odierna dove è stato creato uno spazio per le esibizioni degli artisti off.

www.iblabuskers.it