Tornano sabato 19 e domenica 20 marzo le Giornate di Primavera del Fai, con oltre 900 visite in 380 luoghi d’Italia, per stupire, incuriosire e portare gli italiani a riappropriarsi dell’unicità del patrimonio.
“Occasioni aperte a tutti”, sottolinea il presidente Fai Carandini, che per il secondo anno consecutivo potrà contare su una stretta collaborazione con la Rai per tutta la settimana di raccolta fondi, dal 14 al 20 marzo. “Per noi questo è servizio pubblico” commenta la presidente Rai Monica Maggioni.
Dalle Alpi alla Sicilia aprono 270 luoghi di culto, 250 palazzi e ville, 30 borghi e quartieri, 60 castello e torri, 82 tra musei, archivi e biblioteche, ma anche parchi, aree archeologiche, edifici di archeologia industriale, industri, teatri, cantini, persino frantoi. Ogni luogo con una sua storia e il racconto affidato a 30 mila giovani apprendisti ciceroni reclutati dalle scuole. Tra le curiosità, anche la sala d’aspetto della stazione di Milano dove Mussolini, in previsione dell’incontro con Hitler, aveva fatto montare un parquet decorato da svastiche.
“Il Fai ci aiuta a scoprire e valorizzare anche l’Italia cosiddetta ‘minore’ – sottolinea Franceschini – valorizzare questi luoghi e farli conoscere al turismo internazionale è una grande opportunità e ormai anzi un’esigenza”.