“A Pasqua i siti siciliani della cultura resteranno aperti”. La promessa arriva direttamente da Carlo Vermiglio, assessore regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana, che blocca così il rischio chiusura annunciando che nelle prossime ore incontrerà il presidente della Sas, la società che gestisce il personale di custodia dei siti siciliani, e martedì prossimo i sindacati.
“Nell’imminenza della trattazione del bilancio – dice – avevamo già evidenziato all’assessorato all’Economia l’insufficienza delle risorse per potere pagare la turnazione del personale di custodia e la conseguente necessità di provvedere ad operare le opportune modifiche. Reitererò tale richiesta alla prima riunione utile della Giunta di Governo. Occorrerà un impegno concreto per evitare che il problema si riproponga e nel frattempo richiederò a tutti i protagonisti della vicenda un atto di responsabilità. Chiudere a Pasqua i nostri musei sarebbe stato un fallimento per tutti”.
Il rischio chiusura dei musei deriva da una circolare del Dirigente generale del Dipartimento Beni Culturali, Gaetano Pennino che, ravvisando la carenza di risorse per il pagamento del personale Sas, ha scritto ai responsabili dei siti della cultura invitandoli ad escludere dalle turnazioni nei festivi e nei notturni il personale.
Intanto, Vermiglio sottolinea che occorre una svolta nella riorganizzazione del personale “che, in parte, potrebbe essere agevolata dalla riorganizzazione del dipartimento Beni culturali in conformità alla L.R. 9/15 già elaborata e da me trasmessa alla giunta di governo. La nuova governance dei beni culturali, prevedendo l’istituzione dei poli museali, consentirà al dirigente responsabile di ottimizzare al massimo le risorse umane disponibili. Chiarisco: se oggi ogni sito si organizza con il personale a disposizione, una volta approvata la riforma, cinque-sei siti verranno accorpati in un unico polo museale e il dirigente potrà ottimizzare al meglio il personale. Faremo in modo che non ci siano siti con esuberi e siti con carenze”.