edizione Sicilia
A Palermo Addaura abbandonata e turisti a piedi
notizia pubblicata 22 Giugno 2016 alle ore 09:30 nella categoria Riceviamo e pubblichiamo
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota inviataci da Massimo Coraci, direttore dell’Addaura Hotel Residence Congressi che sottolinea lo stato di abbandono in cui versa la località balneare dell’Addaura, a pochi km da Palermo.
 
“E’ triste dover festeggiare oggi i 20 anni di attività dell’Addaura Hotel Residence Congressi con l’amarezza del completo abbandono della nostra bellissima località. L’ultima, almeno in ordine di tempo, riguarda la mobilità interna del turista che noi preferiamo considerare ospite.
 
 
Infatti, dopo aver subito la soppressione della linea 833, rimane solo la 603, che disponendo di sole 2 vetture passa “ogni morte di papa”. L’unico sollievo era quello della navetta 86 annunciato qualche giorno prima del 15 giugno, con la quale i turisti alloggiati all’Addaura, sia in hotel che nelle decine di strutture private dei dintorni, avrebbero potuto raggiungere Valdesi o per andare in spiaggia o per proseguire con gli autobus per la città.
 
Ma la tegola è arrivata con la soppressione improvvisa della navetta. Il fatto grave sta nel non avere avvertito nessuno e per tempo di tale decisione. Sui portali web da sempre abbiamo pubblicato tale servizio disposto dal Comune, e naturalmente i turisti sono infuriati. A loro non interessa la nostra inconsapevolezza. Erano sicuri di poter andare in spiaggia con un mezzo pubblico e invece sono costretti o ad affrontare a piedi i pericolosi curvoni dell’Addaura senza marciapiedi, o chiamare un taxi che per fare 1.500 metri chiede minimo 15 euro!
 
In più il litorale davanti l’albergo è invaso da decine di camper stanziali che scaricano i loro gabinetti direttamente sul terreno a pochi metri dal mare, nell’indifferenza sia della Capitaneria che dei Vigili.
 
E’ difficile giustificare tutto ciò particolarmente nel momento in cui si richiede il pagamento dell’imposta di soggiorno, considerato un balzello iniquo. Credo che in queste condizioni territoriali di abusivismo e mancanza di trasporti, che come è risaputo distruggono le attività turistiche legali come la nostra, non sappiamo se ci saremo ancora il prossimo anno”.