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7 mln di italiani in viaggio per Ponte di Ognissanti. Bocca: una prova della tenuta del settore
notizia pubblicata 28 Ottobre 2016 alle ore 13:00 nella categoria Associazioni

Saranno circa 7 milioni gli italiani in viaggio durante il Ponte di Ognissanti. Il 91,5% di italiani rimarrà nel Bel Paese, mentre l’8,5% andrà all’estero.

Saranno le località montane quelle più frequentate durante questo ‘ponte’. Il 38,3% di coloro che si muoveranno le preferiranno ad altri lidi. Il 21,4% si recheranno in località d’arte. Il 20,7% andrà in località di mare, un 3,4% coglieranno questa occasione per ritemprarsi in località lacuali ed un 2,8% andrà in località termali e del benessere. Il 9,6%, infine, indica un altro tipo di località e saranno essenzialmente coloro che si recheranno nei loro centri di origine per onorare la festività di Ognissanti.

Quelli che sceglieranno mete estere prediligeranno le capitali europee, con il 70,4% della domanda complessiva. L’11,2% andrà in località di mare esotico ed un 11,1% sceglierà le montagne d’oltre confine.

La casa di parenti/amici sarà la struttura prescelta dal 32,5% dei viaggiatori, seguita dal 25,6% di chi andrà in albergo e dal 14,2% che si recherà in casa di proprietà.
I B&B saranno scelti dal 10,1% dei viaggiatori, gli appartamenti in affitto dal 5,7% dei vacanzieri, gli agriturismo dal 2,8%, i residence dal 2,5% come i rifugi alpini.

La spesa media pro-capite, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 262 euro. Ciò genererà un giro d’affari che si attesterà sugli 1,81 miliardi di euro.
Chi resterà in Italia spenderà mediamente 234 euro e 547 euro a persona verranno invece mediamente spesi da chi sceglierà una vacanza oltre confine.

La durata media del soggiorno durante questo ‘ponte’ del 1° novembre, sarà infine di 3,2 notti trascorse fuori casa.

“Pur in un situazione economica ancora difficile, il turismo, anche per l’imminente ‘ponte’ del 1 novembre, mostra segnali di tenuta che lo pongono al centro del sistema produttivo nazionale”. Ad affermarlo Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, alla lettura di una indagine realizzata dalla Federazione con il supporto tecnico dell’istituto ACS Marketing Solutions.

“Si tratta di segnali di assoluta importanza, che testimoniano quanto l’economia ed il sistema occupazionale dell’intero Paese debbano al nostro settore, uno tra i pochi che riesce a produrre giro d’affari e lavoro. Al Governo chiediamo – prosegue Bocca – di accompagnare i nostri sforzi, potenziando il bonus fiscale destinato alle imprese che investono nella riqualificazione delle strutture alberghiere, che è stato annunciato in due occasioni dal presidente del Consiglio, ed accelerando l’iter del ddl concorrenza, per offrire risposte importanti alle imprese, in materia di parity rate e di somministrazione ai clienti non alloggiati.

È inoltre urgente un’azione di deciso contrasto al dilagante fenomeno dell’abusivismo, che danneggia tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza. La mancanza di controlli effettivi e l’inadeguatezza delle regole in materia di affitti brevi – conclude Bocca – genera gravi conseguenze per il tessuto economico e sociale, con rischi per i clienti, disagi per i vicini di casa, sfruttamento dei lavoratori, colossale ammanco all’erario e indebolimento dei controlli antiterrorismo”.