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Aigo, Ingenito: regole trasparenti per combattere il nero nell’extralberghiero
notizia pubblicata 05 Dicembre 2016 alle ore 12:00 nella categoria Associazioni

“Il Rapporto Censis fotografa una realtà ormai consolidata circa la diffusione di strutture ricettive alternative, come bed and breakfast e case destinate ad affitti brevi, soprattutto nelle principali città d’arte”. Ad affermarlo Agostino Ingenito, presidente di Aigo-Confesercenti.   

“Si tratta – dice Ingenito – di un fenomeno sociale che deriva sia dall’impoverimento del ceto medio, alla ricerca di strade alternative per mantenere lo status pre-crisi, ma anche dallo sfruttamento immobiliare. La sharing economy ed il turismo low cost stanno così invadendo il nostro Paese, senza offrire vere opportunità economiche di rilancio e senza garantire tutele a consumatori ed operatori, ma aprendo agli speculatori. 

Siamo consapevoli di questo fenomeno – continua  – in un settore come il nostro che oggi è il primo nel Paese come numero di strutture censite (secondo l’ultimo dato Istat i B&B in Italia sono 25.000, impiegano circa 40.000 persone e contano circa 8 milioni di pernottamenti con un fatturato annuo di 270 milioni di euro). Ma la gestione non controllata del fenomeno è dovuta alla mancata chiarezza dell’Unione Europea e del legislatore nazionale: nessun protezionismo corporativo, né tentativo di creare ostacoli in un settore, considerato “piccolo, ma in rapida crescita” che nel 2015 ha generato redditi lordi complessivi pari a 28 miliardi di euro”.