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Lourdes e Terrasanta in crisi, ecco nuove mete e trend dei pellegrinaggi
notizia pubblicata 26 Gennaio 2017 alle ore 11:41 nella categoria Cronaca

Perdono fedeli le mete storiche dei pellegrinaggi: da Lourdes alla Terrasanta mentre a sorpresa spuntano itinerari della fede nuovi, come l’Iran, e cominciano i primi viaggi in Cina. A dare una istantanea della situazione dei pellegrinaggi, che stanno rapidamente cambiando forma e mete, è l’amministratore delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi, monsignor Liberio Andreatta.

La Terra Santa, diventata più ‘piccola’ senza le tappe in Siria, Egitto e Turchia, lo scorso anno ha visto un calo del 30% delle prenotazioni. Anche Lourdes, per ragioni legate alla paura dopo gli attacchi terroristici in Francia, ha visto un calo del 10%; Fatima – per la quale si conta in un rilancio questo 2017 per il centenario delle apparizioni della Madonna e la visita del Papa – ha perso il 30% dei pellegrini. Ecco quindi che in Europa i fedeli dirottano verso la Spagna, dove quest’anno due santuari vivono il loro Giubileo straordinario, Santo Toribio nel Nord del paese, e Caravaca de la Cruz nel Sud.   

“Vanno molto bene anche i pellegrinaggi in Italia – sottolinea mons. Andreatta – cresciuti lo scorso anno del 20%. In Italia abbiamo un accordo con il Fai, il Fondo Ambiente Italiano, perché valorizziamo alcuni luoghi naturali dal punto di vista pastorale, anche alla luce dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco”. La stessa logica che ha spinto l’Opera Romana Pellegrinaggi a proporre mete come l’Alaska e il Canada “perché il Creato è il santuario di Dio”.  

Bene l’Italia, e bene anche Roma. “E’ vero che dal punto di vista degli albergatori romani il Giubileo non ha portato tanti turisti quanti ne aspettavano – spiega ancora – ma noi comunque abbiamo registrato una crescita delle presenze nei nostri itinerari ‘Roma Cristiana’. E se non ci fosse stato il Giubileo il turismo di Roma avrebbe segnato un calo del 10-15%”.

Ma a cambiare pelle al pellegrinaggio non è solo la situazione geopolitica o economica. “E’ anche cambiata la cultura del pellegrino, permeata anch’essa dall’individualismo. Si è perso il senso del gruppo, non si parte più in grandi numeri dalle parrocchie”, spiega Andreatta. “Oggi sui charter dei nostri viaggi l’80% sono passeggeri individuali e solo il 20% quelli dei gruppi, una proporzione che si è letteralmente capovolta rispetto a solo qualche anno fa”. Grazie alle low cost, imperversa anche negli itinerari di fede il fai-da-te, perdendo un po’ quella atmosfera di gruppo che era parte essenziale dei pellegrinaggi.