Guardano con timore critico all’abusivismo e ad ogni iniziativa che lo avalli, causa fra le principali della devastazione del nostro territorio; non transigono su interventi disinvolti (antenne o cavi elettrici sparsi ovunque, infissi in alluminio anodizzato, coperture con coppi non originali, insegne al neon) che portano a inestetismi diffusi: è il club dei borghi più belli d’Italia, iniziativa (sull’ impronta di quanto già fatto in Francia) dell’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni, presentata questa mattina a Roma, che il 14 settembre prossimo a Castiglione del Lago, consegnerà a 35 borghi, che hanno superato l’esame, i primi marchi di riconoscimento. In lista per far parte dell’esclusivo club di borghi e piccoli Comuni più belli d’Italia ve ne sono altri 400 (gli ultimi a essersi messi in lista sono 13 in Sicilia e tre in Sardegna) sui quali il club dovrà esprimere un verdetto. Dopo un sopralluogo, spetterà ad un comitato scientifico verificare che il borgo abbia i requisiti richiesti dalla carta di qualità del club, che vede fra i suoi promotori i sindaci di ben 54 borghi; esprimerà un voto da 40 a 80 punti e ogni due anni controllerà che quei requisiti siano stati rispettati.