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Capodanno 2003, Tozzi è ottimista
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 12:00 nella categoria Territori

“Mi auguro che la ripresa economica, ormai prossima, possa avviarsi proprio con l’arrivo delle prossime feste di Natale e Capodanno. La situazione è ancora in piena evoluzione, ma i segnali positivi non mancano, soprattutto per quanto concerne il settore turismo, sicuramente tra i più penalizzati dell’ultimo anno”. E’ quanto afferma Antonio Tozzi, Presidente della Fiavet, l’Associazione che raggruppa in Italia 2700 agenzie di viaggio e turismo con oltre 3500 punti vendita, commentando una indagine tendenziale condotta su un campione rappresentativo dei propri associati.
L’anno che sta per concludersi, ha detto ancora Tozzi, non passerà certo alla storia come uno dei migliori per il settore. La crisi iniziata in coincidenza con l’attacco terroristico di New York, è lungi dall’essersi risolta, ma i timidi segnali di ripresa fatti registrare nel corso dell’anno, prima con i ponti di primavera e dopo con l’andamento altalenante, ma sostanzialmente positivo, dell’estate, lasciano ben sperare, anche se le prime indicazioni che ci pervengono sono abbastanza contrastanti, con aumenti abbastanza significativi della domanda per determinate mete estere cui si contrappongono cali anche pesanti per altre. Dal quadro generale emergono tuttavia delle costanti tra cui: 1) una grande voglia di ritornare a viaggiare; 2) un generale orientamento a privilegiare mete poco costose; 3) l’apprezzamento per le iniziative di alcuni operatori che offrono pacchetti tutto compreso a prezzi convenienti; 4) la tendenza a limitare le spese diminuendo qualche giorno di vacanza. A parte ciò ed a fronte di un novembre all’insegna delle contraddizioni in termini di prenotazioni, prevale la convinzione che le cose andranno meglio a partire dalla metà di dicembre, considerata l’ormai consolidata abitudine di prenotare in prossimità della partenza nella speranza di imbattersi in qualche offerta “last minute”. A tal riguardo vorrei precisare, ha proseguito Tozzi, che questa formula non si addice ad ogni tipo di turista presupponendo la possibilità di doversi adattare eventualmente anche a destinazioni differenti da quelle inizialmente richieste. Piuttosto sono ancora pochi coloro i quali si affidano al cosiddetto “advanced booking” che offre, a chi si prenota con anticipo (45-60 gg.), tariffe scontate della stessa consistenza, se non più vantaggiose, di quelle che si possono trovare prenotandosi all’ultimo minuto, con il non indifferente vantaggio di scegliere ciò che si desidera. E’ vero, tuttavia, che la tendenza a ritardare l’effettivo momento della prenotazione dipende spesso dall’instabilità politica internazionale, la sola e vera causa, in questo momento, a condizionare la piena ripresa del turismo mondiale”.
Dall’indagine è emerso che gli italiani che si muoveranno per le prossime festività di fine anno saranno circa 8 milioni dei quali l’80% rimarrà entro i confini nazionali, mentre un 20%, sceglierà di andare all’estero. Per quelli che rimarranno in Italia la montagna verrà scelta da poco meno del 50%, e la novità quest’anno potrebbe essere rappresentata dai piccoli centri invernali dell’Emilia, della Toscana, del Lazio e dell’Abruzzo, per la minore propensione degli italiani ai lunghi e massacranti viaggi in auto, mentre l’altra metà si indirizzerà verso gli agriturismi, molti dei quali, aperti soltanto nei mesi estivi, riaprono proprio in occasione delle vacanze di Natale Capodanno, gli itinerari enogastronomici, abbinati spesso al benessere e alle terme, le città d’arte e il mare. Chi si recherà all’estero continuerà a privilegiare le capitali europee (35%), la Costa Azzurra, che si conferma una delle mete preferite dagli italiani per le feste natalizie, e le solite mete esotiche. Soprattutto Mar Rosso (Sharm El Sheik, Hurghada e Mars Alam), Spagna, Seychelles, Mauritius, Cuba, anche se in leggera flessione rispetto al passato, Santo Domingo, le crociere nei Caraibi, potendo sfruttare gli ottimi collegamenti da Malpensa, Verona e Fiumicino, e quelle sul Nilo. Fra le nuove destinazioni stanno ottenendo un discreto successo il Sud Africa e la Nuova Zelanda, probabilmente a causa dell’effetto Coppa America, mentre stabili si presentano le richieste per Turchia e Grecia. La Tunisia, che alla fine di aprile faceva registrare un calo di arrivi dall’Italia, rispetto allo scorso anno, del 28%, sta rapidamente recuperando la situazione sull’onda degli ottimi risultati di questa estate. Decisamente ancora in ribasso i viaggi verso gli Stati Uniti e il Medio Oriente.
Anche l’incoming farà registrare segnali di ripresa. Del resto migliorare una situazione come quella dello scorso anno, allorchè venne registrato un calo del 27% di stranieri, non dovrebbe rivelarsi molto difficile, Vengono segnalati arrivi soprattutto dai paesi dell’Unione Europea (francesi e spagnoli) e dal resto del Continente (polacchi, russi, cecoslovacchi e ungheresi), ma è previsto anche un modesto aumento degli americani, nell’ordine dell’1%, che non è molto, ma indicativo di una situazione in lenta ma costante ripresa.