edizione Nazionale
Recepimento dell’accordo Stato-Regioni in materia di Turismo
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 12:30 nella categoria Territori

Come noto, la Legge 135/2001 ha riformato la legislazione italiana in materia di turismo. Tale legge, nel fissare i principi fondamentali in materia turistica, demandava a un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri la definizione delle linee guida che avrebbero dovuto essere seguite dalle Regioni nell’emanazione della legge regionale. E’ nel frattempo intervenuta la modifica dell’art. V della Costituzione, in base alla quale è stata riconosciuta alle Regioni la competenza assoluta in materia di turismo da esercitarsi a prescindere da principi generali fissati con leggi statali (cd. “leggi quadro”). Tale innovazione ha indotto a ritenere implicitamente abrogata la Legge 135/2001, posto che essa contrasterebbe con la competenza esclusiva delle Regioni. Successivamente in data 14 febbraio, la Conferenza Stato-Regioni ha raggiunto un accordo per la definizione di un documento con il quale lo Stato e le Regioni concordassero taluni principi minimi per dare omogeneità e unitarietà alla disciplina del turismo a livello regionale. La Fiavet ha partecipato attivamente alle procedure di consultazione delle categorie professionali esperite dal Governo e dalle Camere. Sulla Gazzetta Ufficiale del 25 settembre 2002, infine, è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri con il quale è stato recepito il suddetto accordo Stato-Regioni.
Per ciò che concerne il nostro settore imprenditoriale si segnala che: viene riaffermata la riserva in favore delle Agenzie circa l’organizzazione ed intermediazione di viaggi e soggiorni; viene, per la prima volta, fatto esplicito riferimento alle attività delle Agenzie specializzate nell’incoming (con ciò finalmente dando dignità al ruolo svolto dalle Agenzie nella promozione e commercializzazione dei prodotti turistici nazionali); si specifica, per ciò che concerne i depositi cauzionali, che le regioni debbano definire concordemente “standard comuni”, stabilendo altresì il principio per il quale anche le associazioni senza scopo di lucro sono soggette ad effettuazione dei depositi cauzionali. Ciò dovrebbe portare a una eliminazione delle differenze, a volte eclatanti, esistenti tra a misura delle cauzioni stabilite dalle diverse regioni; si stabilisce, quanto all’assegnazione al settore, che le relative quote debbano essere almeno pari al peso economico che il comparto turistico investe.
Ovviamente occorrerà verificare come e se le Regioni daranno attuazione all’accordo raggiunto in sede di Conferenza Stato-Regioni. Una copia del decreto di recepimento è a disposizione degli Associati presso la Segreteria regionale.