edizione Nazionale
Piano Sicurezza anche per Treni e Traghetti
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:25 nella categoria Territori

Personale armato a bordo delle navi da crociera; controlli accurati sui ‘vettori’ – come avviene oggi per gli aerei – estesi a treni e traghetti; sistemi di vigilanza innovativi in aeroporti, porti e stazioni ferroviarie: sono alcune delle proposte anti-terrorismo che, secondo quanto si è appreso, potrebbero presto essere prese in considerazione dai nuovi comitati interministeriali istituiti dal ministro Pietro
Lunardi, con l’obiettivo di rendere più sicuri, dopo l’11 settembre, i trasporti terrestri, marittimi e aerei. Il Comitato che li coordina tutti – denominato Cocist (Comitato di coordinamento interministeriale per la sicurezza dei trasporti e delle infrastrutture), con a capo il presidente del nucleo politico militare di Palazzo Chigi – si riunirà tra una decina di giorni per una prima presa di contatto e l’individuazione delle linee guida su cui sviluppare i piani operativi. I tre nuovi comitati interministeriali hanno il compito di “elaborare e aggiornare il programma nazionale di sicurezza contro eventuali atti terroristici”, ciascuno per il proprio ambito di competenza. Così, dei
trasporti via terra si occuperà il Cist (Comitato interministeriale per la sicurezza dei trasporti terrestri e delle infrastrutture); di quelli via mare il Cism (Comitato interministeriale per la sicurezza dei trasporti marittimi), mentre per quanto riguarda il cielo, il già esistente Cis (Comitato interministeriale per la sicurezza) diventa Cisa, vale a dire Comitato interministeriale per la sicurezza dei trasporti aerei e degli aeroporti, ma la sua composizione resta sostanzialmente invariata. Ma quale sarà, in concreto, il compito dei tre comitati? In primo luogo dovranno esaminare e studiare le disposizioni internazionali in materia di sicurezza relative ai rispettivi settori, valutare quelle applicabili alla realtà italiana e proporne l’adozione. Se poi vi sono dei casi non contemplati dalla normativa internazionale, saranno i tre Comitati a proporre le “conseguenti iniziative” per innalzare i livelli di sicurezza. Terzo aspetto, la cooperazione internazionale. I Comitati, infatti, dovranno prendere contatto con i corrispondenti organismi istituiti presso altri Paesi per “concordare e adottare possibili, comuni misure di protezione”. Tutto questo questo lavoro servirà per aggiornare, come detto, il programma nazionale di sicurezza dei trasporti e delle infrastrutture, che dopo l’11 settembre ha assoluto bisogno di più di un aggiustamento. Le possibili minacce, infatti, sono molteplici, e i rapporti dei servizi di sicurezza, anche in Italia, mettono in guardia contro possibili attentati terroristici non solo dal cielo, ma anche via terra e via mare. E se è sempre attuale l’idea di
mettere a bordo degli aerei di linea del personale armato, la stessa proposta è stata avanzata da autorevoli esperti anche per quanto riguarda le navi, o i treni. Molta attenzione, poi, è riservata alla vigilanza dei porti e dei container, mentre il controllo dei bagagli – soprattutto quelli di stiva, ormai molto accurato sugli aerei – viene considerato una priorità per aumentare il livello di sicurezza anche dei trasporti terrestri e marittimi. Le possibili linee di intervento sono dunque molteplici e, per questo, a far parte dei vari comitati – oltre a rappresentanti dei ministeri più direttamente interessati, come il Viminale, gli Esteri e la Difesa – sono stati chiamati tutti coloro che possono dare un utile contributo proprio per la loro conoscenza del settore. Così, nel comitato per la sicurezza dei trasporti terrestri ci sono, tra gli altri, rappresentanti delle Ferrovie, dell’Anas, dell’Aiscat-Autostrade; in quello per la sicurezza dei trasporti marittimi figurano anche le autorità portuali, il Rina, gli armatori, gli agenti marittimi, l’Assorimorchiatori; nel comitato per la sicurezza dei trasporti aerei, presieduto dal direttore generale dell’Enac, ci sono l’Assaereo, l’Assaeroporti, oltre all’Enav e l’Ibar (International board airlines rappresentatives).