edizione Nazionale
L’Ungheria punta sull’Italia per il rilancio
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:40 nella categoria Territori

I duecento anni del museo nazionale ungherese, il palazzo New York di Budapest che si rinnova grazie ai fratelli Boscolo, albergatori italiani e anche l’avvicinarsi del 2003, dedicato alle terme, sono alcuni dei capitoli su cui l’Ungheria punta per un rilancio turistico che passa soprattutto attraverso una stagione culturale di grande appeal e che propone anche in Italia. Ungheria vuol dire anche passare una serata al Teatro dell’Opera di Budapest, visitare la famosa manifattura di porcellana di Herend, assistere al Festival Haydn nel castello di Fertod, uno spettacolo folcloristico nella Puszta, con una cena accompagnata da un’orchestrina zigana, ma, anche, il Festival Ebraico di Budapest, o uno spettacolo di operetta e riscoprire così la vera cultura magiara. Con il turismo termale, l’Ungheria vuole recuperare la “leggera flessione” degli arrivi stranieri registrata nei
primi 7 mesi del 2002: dall’Italia è stato registrato un -2,7% (216mila) di presenze, da gennaio a luglio, rispetto allo stesso periodo del 2001. Le previsioni per il 2003 sono ottimistiche, visto anche i nuovi collegamenti aerei che la compagnia di bandiera, la Malev, ha istituito da Venezia e Bologna per Budapest a partire dal 16 settembre 2002. A novembre sarà inaugurato a Milano il nuovo ufficio turistico ungherese – a Roma il Paese ha un punto d’informazione già dall’ottobre 2001 – così da poter promuovere la stagione culturale ungherese. Palazzo New York si rinnova grazie ai Boscolo, una famiglia di albergatori italiani che riporterà Budapest agli inizi del ‘900 quando la capitale si guadagnò il titolo di ‘città dei Caffè (ce ne erano infatti cinquecento), tra i quali si distingueva il ‘Caffè New York’. Dal 1894 e per decenni luogo prediletto da scrittori, giornalisti, poeti, pittori, scultori e altri artisti ha chiuso i battenti novembre 2000. La nuova apertura è prevista per l’autunno del 2003 con annesso hotel ai piani superiori, in sostituzione delle antiche redazioni di giornali e riviste e delle case editrici. Il museo nazionale Ungherese, costruito tra il 1837 e il 1847, è uno degli edifici classicheggianti di grande pregio di Budapest al quale si accede da un peristilio di otto colonne corinzie e offre una facciata che termina in un timpano con un gruppo scultoreo di figure allegoriche, opera dell’italiano Raffaello Monti. Tra gli oggetti più preziosi esposti il mantello d’incoronazione del primo re ungherese, uno dei più antichi tessuti ricamati di tutta l’Europa.