“Faremo una ulteriore ricognizione per trovare un punto di incontro”: lo ha detto Enzo Ghigo, presidente della conferenza delle regioni, parlando Dell’annunciato incontro di oggi con il governo per discutere i temi della legge finanziaria. “Noi – ha aggiunto Ghigo – non ci sottraiamo alle responsabilità che questo difficile momento chiede anche alle Regioni, ma vogliano partecipare alla messa a punto del documento. Attualmente ci sono aspetti che non riteniamo consoni ad un coretto rapporto fra governo e Regioni”. “Le Regioni faranno sacrifici – ha detto Ghigo – ma devono avere alcune certezze per il mantenimento dei livelli di assistenza della sanità e del Welfare. Il rischio è che le Regioni, chiamate a fare una scelta, possano penalizzare non solo i servizi, ma anche gli incentivi alle imprese e alle politiche del turismo; in questo modo – conclude Ghigo tutte le Regioni perderanno buona parte della loro spinta”. Ancora più drastico il giudizio sulla Finanziaria di Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna e vice presidente della Conferenza delle Regioni. “Il sistema delle priorità sul quale è stata costruita la legge finanziaria 2003 va rivisto completamente”. “Chiederemo pertanto al governo, o almeno io mi muoverò in tal senso – ha aggiunto -, di cambiare; non si può infatti dire che i tagli riguarderanno solo regioni,
comuni e province e non la spesa sociale perché nel caso di regioni come l’Emilia Romagna il 97% di queste risorse va a comuni, province, famiglie e imprese”.