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Conferenza nazionale, Regioni chiedono applicazione titolo V
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 12:00 nella categoria Territori

E’ stato probabilmente l’intervento più lucido e allo stesso tempo accorato. Reinseriti all’ultimo momento nel programma della conferenza nazionale sul turismo di Lamezia Terme, gli assessori regionali al turismo hanno fatto sentire la loro voce, preoccupata. “Chiediamo con forza e con la massima determinazione che alle Regioni siano assegnate le competenze previste dalla riforma del titolo V della Costituzione e cioè l’esclusiva titolarità della politica turistica nazionale”: lo ha detto l’assessore al Turismo della Regione Liguria, Vincenzo Gianni Plinio, intervenendo alla Conferenza del turismo. “Non c’è dubbio – ha aggiunto Plinio – che questo passaggio deve avvenire nell’ambito di un contesto sinergico e di un’economia di federalismo solidale ed avendo a cuore il
preminente interesse nazionale, il tutto però finalizzato in modo pieno e convinto al conferimento alle Regioni del ruolo di protagoniste assolute in materia di programmazione e di politica
turistica”. Plinio ha chiesto quindi al ministro delle Attività produttive, Marzano, di “istituire un tavolo di confronto tutto turistico attorno al quale mettere Governo e regioni per uscire una volta per tutte da questa fase fastidiosa di empasse costituzionale che finirà per provocare danni forse
irreparabili alla nostra economia turistica. Si dia allora alle Regioni quello che la Costituzione riformata attribuisce effettivamente loro. La modifica del titolo V è inequivocabile ed il ministro per gli Affari regionali, La Loggia, nella sua grande onestà intellettuale, ha ribadito ieri senza mezzi
termini l’esclusività delle Regioni in materia di politica turistica, anche se in un quadro d’intesa e di concertazione. Il tavolo di confronto deve servire per dipanare una volta per tutte questa intricata ma fondamentale matassa di ordine costituzionale”. Il coordinatore degli assessori regionali al Turismo ha detto che “occorre anche giungere alla riforma del ruolo, degli assetti e delle modalità gestionali dell’Enit, in cui le regioni devono essere rappresentate in modo assolutamente paritario ed evitando l’ attuale sottovalutazione del loro ruolo”. L’assessore Plinio si è detto anche convinto che “la Conferenza del turismo ha rappresentato un fatto positivo perché ha consentito un confronto ai massimi livelli rappresentativi tra Stato e Regioni sulle principali priorità della politica turistica nazionale. Una buona partenza, dunque, che deve però a questo punto saldarsi con altri momenti di confronto concreti ed operativi tra Governo e Regioni”.