edizione Nazionale
Istat, mercato turistico in attivo nel 2001
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 09:50 nella categoria Territori

Nel 2001 il saldo attivo del mercato turistico, secondo i dati provvisori diffusi dal Rapporto
annuale diffuso dall’Istat, è stato di 13 miliardi di euro con un incremento dell’1,4% rispetto all’anno precedente. Confermata la flessione degli arrivi di americani e giapponesi il cui calo, rispettivamente del 5,2% e del 4,2%, ha pesato soprattutto sulle entrate valutarie. Tra i dati che emergono dalle rilevazioni dell’Istituto di statistica, i viaggi degli italiani nel 2001 che hanno raggiunto quota 88 milioni e 683 mila, con almeno un pernottamento. La maggioranza si è mossa per vacanza (84,9%) mentre il 15,1% ha
viaggiato per motivi di lavoro. A tale quantità corrispondono 608 milioni e 546 mila pernottamenti, di cui il 91,1% per vacanza. Nello stesso anno i 75 milioni e 265 mila viaggi per vacanza realizzati hanno riguardato vacanze lunghe nel 57% dei casi (almeno 4 notti) mentre vacanze brevi (1-3 notti) per il
restante 43%. Buona la stagione per gli alberghi: per quanto riguarda le presenze nelle strutture ricettive la crescita registrata, sempre nel 2001, è stata del 3% per quanto riguarda gli stranieri e dell’1,4% per i turisti italiani, mentre per gli arrivi si rileva un contenuto aumento dell’1,6% per gli italiani e dell’1,2% per gli stranieri. Complessivamente gli esercizi ricettivi hanno fatto registrare 81,6 milioni di arrivi e 349,6 milioni di presenze (contro gli 80 milioni di arrivi e 338, milioni di presenze del 2000): la crescita registrata è stata quindi per gli arrivi e le presenze, rispettivamente del 2% e del 3,2% con un periodo di
permanenza di 4,3 notti. Per quanto riguarda il ‘capitolo’ stranieri il segno positivo riguarda gli arrivi dai paesi europei: Germania (0,1%), Regno Unito (10,1%) e Francia (6,8%) ”continuano a costituire
una quota elevata negli esercizi alberghieri. In costante crescita, rispetto al 2000, i turisti che provengono dal Belgio (10,9%), il Lussemburgo (11,3%) e l’Austria (2,4%). Ridimensionate invece le presenze degli Spagnoli negli alberghi (3,7%). La flessione riguarda invece – viene confermato dall’Istat – gli arrivi da paesi extraeuropei: -5,2% per gli Stati Uniti e del -4,2% per il Giappone. Aumenta invece il flusso di turisti provenienti dal Canada che rispetto al 2000 crescono del 5,1%. Per quanto riguarda le preferenze territoriali dei vacanzieri, la palma d’oro va al Nord-est del paese che si conferma la meta preferita sia degli italiani (75,1 milioni di presenze, con il 37% del totale), sia degli stranieri (67,7 milioni di presenze, pari al 46% del totale). E considerando le presenze alberghiere, dalle rilevazioni emerge che gli stranieri
hanno preferito il Veneto, il Trentino-Alto Adige e il Lazio. Gli italiani, oltre a confermare l’interesse per Veneto e Trentino-Alto Adige hanno pero’ scelto in molti anche l’Emilia-Romagna. Il trimestre estivo (da luglio a settembre) si conferma il periodo turistico per eccellenza in Italia: quasi 25 milioni di italiani (24.709.000, pari al 43% della popolazione residente) ha fatto una vacanza in questi mesi. Confermata invece la scarsa capacità di offerta fuori stagione italiana: tra gennaio e marzo ha fatto turismo solo il 16,6% degli italiani; mentre il 21,4% tra aprile e giugno e il 14,7% tra ottobre e dicembre. Si è concesso soggiorni brevi di vacanza solo il 12,6% della popolazione nel trimestre primaverile. La destinazione è stata quella italiana per la maggior parte dei casi (84,3%). Ma se i viaggi all’estero sono stati fatti in
misura minore sono invece durati di più.