Aeroporti di Roma ha accolto con disappunto il declassamento da parte di Moody’s del rating da A3 a Baa3, attribuito “a due principali fattori che caratterizzano il contesto internazionale: la recessione economica e il rischio di guerra o di terrorismo”. In una nota nella quale risponde all’agenzia di rating, Adr spiega di non condividere il fatto che “le due principali preoccupazioni di Moody’s (recessione economica e rischio di guerra in Medio Oriente o azioni terroristiche) possano giustificare un declassamento di 3 livelli. Questo anche in considerazione del fatto che i ricavi della società e il numero dei passeggeri hanno mostrato un buon recupero dopo i fatti del settembre 2001”. Il management della società aveva evidenziato all’agenzia che “le proiezioni di Aeroporti di Roma sono rimaste in linea con quelle presentate in precedenza e che i dati consuntivi dei primi 9 mesi del 2002 sono risultati addirittura migliori delle previsioni”. Adr prende atto che Moody’s riconosce la propria “posizione competitiva estremamente favorevole, operando la società in condizioni di monopolio nel mercato romano dei viaggi aerei, e la sua buona posizione di liquidità”. Gli indici finanziari, la suddetta posizione competitiva e le prospettive di Adr caratterizzano la società “in maniera molto favorevole rispetto ad altri aeroporti internazionali”. Gli indici finanziari della società Aeroporti di Roma, si sottolinea infine, continuano a rimanere al livello richiesto dall’investment grade finora attribuito da Moody’s e a quello richiesto da Standard & Poor’s che mantiene ad Adr il rating A-.