edizione Nazionale
Trasporto aereo, consultazioni Europa-America
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 12:41 nella categoria Territori

Armonizzare le procedure di sicurezza fra Europa e America. Su queste basi hanno discusso a Washington i rappresentanti dell’Ecac (European Civil Aviation Conference) e della Faa (Federal Aviation Administration) Protagonisti dei colloqui una delegazione dell’Ecac, guidata dal suo presidente Alfredo Roma, e rappresentanti degli enti dell’Amministrazione americana coinvolti, dal Dipartimento di Stato al Ministero dei Trasporti alla Federal Aviation Administration (Faa). Il dialogo fra le strutture proseguirà a livello tecnico, nei prossimi mesi, e in giugno, a Parigi, con una riunione cui sarà anche presente l’Unione europea. I problemi di registrazione dei passeggeri, di controlli dei bagagli e di sicurezza negli aeroporti e a bordo degli aerei si sono moltiplicati, dopo gli attacchi terroristici dell’11 Settembre, che hanno fatto emergere pecche e lacune. Nelle consultazioni di Washington, la delegazione dell’Ecac ha fatto presente difficoltà relative all’applicazione di due nuove procedure americane, l’Apis (Air passengers information system) e il Pnr (Passengers name record). I problemi pratici sono stati sostanzialmente risolti per l’Apis, mentre sul Pnr si continuerà a lavorare. Fra le altre questioni esaminate, vi sono state quelle del rinforzo delle porte delle cabine di pilotaggio, dove la scadenza fissata dalle autorità americane (9 aprile 2003) è più stretta di quella indicata dall’Icao, l’organizzazione dell’Onu per l’aviazione civile (il novembre 2003). Le compagnie europee sono, comunque, fiduciose di potere sostanzialmente rispettare la scadenza americana, almeno sui voli tra Europa ed America, mentre gli americani, senza progettare deroghe, lasciano intendere che avranno un atteggiamento ”morbido” su eventuali limitati ritardi. Altre questioni affrontate sono state: il controllo dei bagagli nella stiva, che, per la fine dell’anno, dovrà essere garantita al 100% negli aeroporti americani, in base alle leggi degli Stati Uniti; la presenza di ‘sceriffi’, cioè di agenti di sicurezza armati, a bordo degli aerei; e un programma di ispezioni in prospettiva congiunte sugli aeroporti americani ed europee, condotte da squadre di esperti miste, per verificare il rispetto delle condizioni di sicurezza.