Un “credito d’inserimento”, un prodotto bancario innovativo per “favorire le nuove attività d’impresa messe su da giovani senza lavoro”. A lanciare la proposta Paolo Mezzio, segretario della Cisl Sicilia, che ha suggerito l’inedita formula creditizia, intervenendo alla presentazione del XXI Report Sicilia del binomio Diste-Fondazione Curella. Con un’economia fragile come quella dell’Isola, ha sostenuto Mezzio rivolgendosi a Emanuele Pluchino, direttore della sede di Palermo di Bankitalia, “c’è bisogno che le banche, più che affiancare le attività economiche, le promuovano e le sollecitino. E la banca centrale dovrebbe vigilare anche in questa direzione”. Perché preoccupa, ha insistito, che “al Nord gli impieghi siano cresciuti quest’anno del 110% della raccolta diretta mentre nella regione, stando al Report, gli investimenti bancari arrancano, e le erogazioni a favore delle imprese, anche giovani, vengono spesso subordinate a un’infinità burocratica di adempimenti da parte degli istituti”. In qualche modo, è la tesi del leader Cisl, il risparmio siciliano prende il treno per il Nord finanziando il già saturo sistema imprenditoriale settentrionale. “E’ un paradosso e per questa ragione pensiamo a una formula come il credito d’inserimento per le nuove attività d’impresa, e ci auguriamo che Bankitalia faccia propria l’idea vigilando affinché le banche la mettano in pratica, ciascuna come meglio crede”.