Botta e risposta nel settore dei voli civili americani tra le grandi compagnie aeree e il Dipartimento dei Trasporti statunitense. Dopo l’attacco di ieri da parte di Delta Airlines, Northwest e Continental – che hanno definito i limiti posti dalle autorità americane sul patto di code sharing stretto tra loro
come ”inaccettabili” – è lo stesso Dipartimento a far sentire la propria voce, annunciando il ricorso alle vie legali per imporre la sua volontà ai tre vettori. Questi – nonostante il via libera all’alleanza commerciale ottenuto lo scorso venerdì – hanno infatti annunciato di volere dare vita all’intesa senza rispettare le condizioni e i paletti alzati dal Dipartimento a garanzia della concorrenza nei cieli. Nello specifico: i limiti al numero dei voli che le tre compagnie possono condividere (2.600); il divieto di uniformare le tariffe e di coordinare le rotte in entrata e in uscita; la cessione a altre compagnie della quota di accessi eccedenti negli aeroporti. Misure considerate fondamentali, invece, dal Dipartimento dei Trasporti, che ”intende rafforzare con decisione la propria autorità statutaria sfidando l’intesa tra le compagnie aeree e richiedendo il rispetto delle condizioni” poste a tutela della competitività del settore aereo. I limiti al patto di code-sharing (per altro accettato) erano stati pensati dalle istituzioni al fine di regolare la competizione sul mercato dei trasporti e per andare incontro alle compagnie aeree minori, in particolare quelle a basso costo, che avevano chiesto a Washington di non approvare l’alleanza in quanto lesiva della concorrenza.