Costretta a risalire in fretta la china, United Airlines, seconda compagnia aerea americana, continua a lanciare nuove soluzioni possibili per uscire dalla crisi. L’ultima riguarda il taglio di 1.700 posti di lavoro circa, soprattutto quadri e dipendenti dei servizi di biglietteria. I licenziamenti, che riguarderanno circa il due per cento della forza lavoro complessiva, saranno effettivi già a gennaio, e riguarderanno soprattutto i dipendenti della compagnia non iscritti al sindacato. La United chiuderà anche le sue biglietterie in 32 città americane, potenziando i suoi servizi di vendita telefonica e via internet. In pratica, a colpi di acceleratore, la compagnia, che presto presumibilmente sarà seguita anche dalle concorrenti, si sta dirigendo verso quel futuro paventato più volte dagli agenti di viaggi allarmati per una loro eventuale estromissione.