edizione Nazionale
Marzo da dimenticare per le compagnie aeree americane
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 11:29 nella categoria Territori

Marzo nero per le compagnie aeree statunitensi. La guerra in Iraq e la paura per la polmonite acuta hanno spazzato via le prenotazioni, scese – secondo la Air Transport Association – tra il 30 e il 40% rispetto all’anno precedente. Un calo che dovrebbe mantenersi anche nelle prossime settimane: le prenotazioni per i prossimi 60-90 giorni sono stimate in flessione del 20% per i voli interni, del 40% per quelli transatlantici, del 15% per quelli diretti in America Latina e del 30% per quelli destinati nell’area del Pacifico. A pesare in maniera decisa, proprio questi ultimi: date per scontate le defezioni transatlantiche, a causa della guerra, le aziende statunitense – particolarmente attive sulle tratte asiatiche – non avevano messo in preventivo il rallentamento dei voli verso il Pacifico segnato dalla diffusione dei casi di Sars. Sindrome che ha spinto i viaggiatori d’affari – proprio questo è lo zoccolo duro per le trasferte asiatiche – a rinunciare alle loro sortite: secondo un sondaggio della
Business Travel Coalition (Associazione che supervisiona il traffico aereo legato alle uscite di lavoro), oltre il 27% delle grandi aziende ha rinunciato a spedire i manager verso il Pacifico. Per ora, a subire maggiormente il marzo difficile del trasporto aereo civile statunitense sono state American Airlines e Continental Airlines: la prima ha visto ridotto il proprio traffico complessivo del 4,8% – rispetto al medesimo periodo dello scorso anno – e la seconda dell’8,3%. Per American Airlines la flessione massima riguarda i voli transatlantici (scesi dell’8,5%), per Continental, invece, quelli verso il
Pacifico (-21,9%). Tuttavia – nonostante il momento negativo – quella odierna potrebbe rivelarsi una giornata sostanzialmente positiva per il comparto delle compagnie aeree. Il Congresso ha aggiunto allo stesso documento una cifra intorno ai tre miliardi di dollari per l’industria aeronautica in crisi.