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Enit, le Regioni vogliono entrare nel Cda
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 12:27 nella categoria Territori

Ribadire la titolarità esclusiva delle Regioni nelle politiche e nelle strategie del turismo; avviare consultazioni con le categorie; rivedere il rapporto con
l’ Enit attraverso un progetto di riforma e riassetto dell’ ente che preveda l’ ingresso delle Regioni nella definizione delle strategie turistiche. Sono gli obiettivi del documento approvato dal coordinamento nazionale degli assessorati regionali al turismo e illustrato, nell’ ambito della BIT di Milano, dall’ assessore della Liguria Gianni Plinio, regione capofila. Per definire una linea di azione comune, il Coordinamento delle Regioni ha istituito tre gruppi di lavoro tecnici con il compito di formulare e presentare proposte circa le azioni
promozionali per la marca Italia e il nuovo ruolo delle Regioni, incentivazioni per le imprese turistiche e la revisione della normativa. Il punto più delicato tra quelli all’ esame del Coordinamento delle Regioni riguarda i rapporti con l’ Enit che in questo momento sta vivendo una situazione particolarmente delicata sul piano finanziario a causa dei ridotti stanziamenti da parte dello stato. Per questo motivo le Regioni hanno dato incarico al tavolo tecnico di predisporre un documento di base che consenta di attivare in tempi rapidi il superamento dell’ attuale normativa che regola l’ attività di promozione dell’ offerta turistica nazionale sui mercati esteri. ”Le Regioni – ha spiegato l’ assessore ligure Gianni Plinio – ritengono che la mission dell’ Enit e la conseguente composizione del consiglio di amministrazione debba essere svolta con la diretta partecipazione delle Regioni stesse. Di conseguenza deve essere prevista la completa revisione dello statuto dell’ ente, compatibile con la riforma del titolo quinto della Costituzione”. Sulla necessità di un confronto più diretto e stabile con le Regioni ha convenuto anche il presidente dell’ Enit, Amedeo Ottaviani, il quale ha accolto con favore la disponibilità espressa dallo stesso coordinamento a intervenire finanziariamente in via straordinaria a supporto dell’ ente stesso per assicurare la presenza italiana su determinati mercati esteri particolarmente importanti. E sul nuovo ruolo che le Regioni intendono assumere in materia turistica ha presentato la propria disponibilità anche
il ministero delle attività produttive che, attraverso il direttore generale Franco Vitale, si è detto pronto a sedersi ad un tavolo di concertazione per valutare le proposte delle Regioni. Un secondo gruppo di lavoro dovrà occuparsi di definire nel più breve tempo possibile normative regionali omogenee in materia di politica turistica, in modo da armonizzare le varie legislazioni, mentre un terzo gruppo avrà il compito di svolgere una ricognizione degli strumenti di finanziamento a favore delle imprese turistiche in vista della creazione di uno sportello unico interregionale per l’ informazione agli utenti
ed elaborare una proposta da presentare al governo per la costituzione di una sorta di fondo unico nel quale far confluire le risorse nazionali destinate alla qualificazione dell’ offerta turistica.