La compagnia aerea Alpi Eagles ha pronta un richiesta di risarcimento danni contro Alitalia per aver praticato over commission ad agenzie e per violazione della legge sul monopolio in relazione all’accordo di code sharing con Volare group. La notizia è stata resa nota dal presidente del vettore di Venezia, Paolo Sinigaglia. ‘Ho dato mandato allo studio Frignani e associati di Torino a presentare la richiesta per queste due vicende” ha detto Sinigaglia parlando con i giornalisti a margine di un convegno di Forza Italia sul trasporto aereo.
Interpellato sulla questione, il direttore generale di Alitalia, Marco Zanichelli ha detto: ”Aspettiamo” aggiungendo poi che ”l’ultimo che ci ha provato” riferendosi alla vicenda con Klm ”ci è rimasto male”. Il ricorso, che sarà unico sulle due vicende, ”sarà di diversi milioni di euro” ha detto
Sinigaglia e sarà presentato alla Corte d’appello di Venezia alla conclusione del procedimento dinanzi all’Antitrust la cui ultima udienza è fissata per il 4 giugno prossimo. Quanto alla vicenda delle over commission, ha spiegato il
presidente di Alpi Eagles, Alitalia aveva avuto l’ordine di cessazione di pagamento di commissioni privilegiate dall’Antitrust nel giugno 2001 ma aveva vinto il ricorso dinanzi al Tar. L’autorità garante della concorrenza, però, avendo verificato l’inadempienza dell’Alitalia l’aveva condannata nel luglio 2002 a pagare un’ammenda di due milioni di euro. Alpi Eagles si ritiene fortemente danneggiata anche dall’accordo di code sharing della compagnia di bandiera con il vettore Volare group avviato l’anno scorso e ora chiuso. In
particolare, l’accordo ha consentito di abbassare le tariffe ”diventate quasi low cost”, ha detto Sinigaglia costringendo chi volava sulle stesse rotte ”a fare altrettanto vendendo sotto costo”. Altra conseguenza negativa per i vettori concorrenti è derivata da orari di partenza di Alitalia e Volare molto vicini a quelli di altre compagnie. Così per prima Air One a luglio poi Meridiana in settembre e Alpi Eagles a fine ottobre hanno presentato un esposto. L’Antitrust, alla fine dell’istruttoria, ha spiegato il professor Frignani, ”ha
concluso che si tratta di un’intesa illegittima che restringe la concorrenza”.