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Crisi Alitalia: Assotravel richiede a Lunardi un’Authority per il settore
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:35 nella categoria Territori

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata il 5 giugno 2003, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, da Andrea Giannetti, Presidente Assotravel, in cui ha evidenziato il punto di vista delle imprese aderenti in merito all’acuirsi della crisi Alitalia. “Si evidenzia che tale crisi – scrive Giannetti – non può essere risolta solo dal contenimento dei costi del personale e dalla risoluzione dei problemi infrastrutturali.Infatti il ruolo della distribuzione può essere altamente strategico per riacquisire mercato, da parte di Alitalia.
Invece l’attuale orientamento della Compagnia è di tutt’altro avviso e ci si limita a riproporre sul mercato la stessa strategia, ormai superata e poco efficace, adoperata da altri operatori nel mercato statunitense. Si sottolinea poi che il punto di vista Assotravel deriva dal proprio contesto rappresentato che include anche un alto numero di imprese, grandi e piccole, impegnate nel business travel.
Tali aziende, infatti, sono quelle che hanno direttamente contatto con i consumatori (spesso frequenti flyers), cui è destinato, principalmente, il prodotto offerto da Alitalia e queste stesse aziende sono danneggiate, assieme ai loro stessi loro clienti, dalla inadeguata politica di marketing della Compagnia. Inoltre – sottolinea Giannetti – “compagnia low cost si deve nascere, pur esistendo spazi per tutte le compagnie che decidono di orientarsi verso un innovativo assetto tariffario”, ma il prodotto Alitalia è evidentemente di livello medio alto.E’ per questo che diventa sempre più necessario, ribadisce il Presidente di Assotravel, l’istituzione di un’Authority per il settore del trasporto aereo che resta un mercato in cui un’attività di regolamentazione risulta necessaria e urgente, per consentire una maggior chiarezza nei costi e nei servizi offerti al consumatore, ormai per nulla tutelato. Un appello che acquista maggior significato se si tiene conto che siamo in prossimità della stagione di picco per il turismo e che i recenti episodi di protesta hanno sicuramente inciso sull’immagine del prodotto Italia e sulla soddisfazione dei viaggiatori in transito in quei giorni.