edizione Nazionale
La cucina italiana piace quanto le città d’arte
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 11:19 nella categoria Territori

I turisti stranieri apprezzano moltissimo la cucina italiana, in modo analogo al grado di soddisfazione che provano per le città e le opere d’arte del nostro Paese. A rivelarlo è un’indagine Doxa-Uic, contenuta nel XII Rapporto sul turismo italiano, che dimostra come il modo di mangiare è uno dei punti di forza del turismo italiano. La soddisfazione per la cucina italiana da parte del cliente straniero raggiunge un voto di 8,6/10, il massimo insieme alle città e le opere d’arte, a fronte di una media nazionale comunque elevata di giudizi positivi dell’8,3. Seguono, nell’ordine, il paesaggio e l’ambiente naturale (8,5), l’accoglienza e la simpatia (8,4) e, con valori inferiori alla media, qualità e varietà dei negozi (7,9), sicurezza, alberghi, informazione e, staccato, il grado di soddisfazione per prezzi e costo della vita (6,1). Il grado di soddisfazione per chi nel 2002 ha frequentato l’Italia è differenziato secondo le varie aree turistiche: oscilla da un massimo dell’8,7 per le regioni del sud ad un 8,5 per il centro Italia. Nelle singole regioni, il dato oscilla dal 9,1 per la Basilicata e il 9 per il Friuli all’8,4 del Lazio e l’8,5 di Piemonte, Veneto e Sicilia.
Chi ama di più la nostra cucina sono gli austriaci, seguiti dagli statunitensi e coloro che provengono dall’est Europa. Nel 2002 secondo le statiche ufficiali dell’Istat, gli stranieri hanno attuato in Italia 145 milioni di pernottamenti, ma in realtà si stima che le presenze effettive, considerando anche gli alloggi privati, in affitto o presso amici, siano ben 352 milioni. Gli stranieri hanno speso per la ristorazione 8.829 milioni di euro a fronte di una spesa totale di 28.207 milioni di euro.