edizione Nazionale
Presentata la Guida delle Sagre enogastronomiche del Lazio
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:32 nella categoria Territori

Quasi sei milioni di visitatori l’anno, un miliardo di euro di prodotti tipici consumati, 125 prodotti a denominazione d’origine controllata o indicazione geografica protetta, quasi 3500 prodotti agroalimentari censiti dalle varie regioni italiane. Sono questi in estrema sintesi, i dati che ruotano intorno ad un fenomeno, chiamato “sagra enogastronomica”, che nel solo mese di agosto di quest’anno ha mosso 3 milioni di persone per una spesa complessiva di quasi 3 milioni di euro. Non fa eccezione a questo successo il Lazio che si segnala con oltre 500 sagre variamente distribuite sul territorio delle cinque province. A tracciare una mappa di queste manifestazioni hanno provveduto l’Arsial, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura nel Lazio, e l’Assessorato all’Agricoltura della Regione, con la pubblicazione di una apposita Guida, “Le Sagre nel Lazio”, presentata ieri sera a Roma, presso l’Hotel Cicerone, alla presenza di numerose personalità politiche, giornalisti ed esperti del settore, nonché dell’autore, il giornalista Antonio Castello, attuale Addetto Stampa della Fiavet, la Federazione Italiana delle Agenzie di Viaggio e Turismo.
Relatori: il Commissario Straordinario dell’Arsial, Andrea Urbani, secondo il quale la Guida costituirà uno strumento di grande importanza per la promozione, la conoscenza e la diffusione dei prodotti e piatti tipici del Lazio; il Presidente della Fiavet, Antonio Tozzi, che non ha mancato di sottolineare l’enorme sforzo compiuto dall’Autore per il reperimento delle infinite informazioni contenute nel libro, e il Direttore Generale dell’Enit, l’Ente Nazionale Italiano per il Turismo, Piergiorgio Togni, secondo cui “di un’opera siffatta se ne sentiva l’esigenza”, considerato lo sviluppo che sta assumendo il segmento del turismo enogastronomico in Italia.. “Una Guida del genere, ha detto ancora Togni, dovrebbe essere tradotta in più lingue, quanto meno inglese e tedesco, per consentire ai numerosi turisti appassionati di questo specifico settore, di non mancare gli appuntamenti più importanti e noti che, proprio perché si tengono di solito al fuori dei tradizionali circuiti turistici, consentirebbero di presentare quell’Italia cosiddetta “minore” che rappresenterà nel prossimo futuro una delle risorse più qualificate della nostra offerta turistica”.
“La Guida, ha dichiarato infine l’Autore, prende in considerazione l’intero panorama delle sagre che vengono programmate nella Regione, con l’avvertenza, tuttavia, di accertarsi volta per volta dell’effettiva data di svolgimento, potendo variare di anno in anno a seconda della programmazione locale. Le sagre sono suddivise per provincia e nell’ambito di ogni singola provincia per comune in ordine alfabetico. Oltre alla descrizione delle manifestazioni, ci sono indicazioni sui prodotti e piatti tipici locali, una breve descrizione della località e, cosa molto importante, i recapiti telefonici cui rivolgersi per avere ogni altra informazione”