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Aea, traffico in ripresa, ma la crisi rimane
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:20 nella categoria Territori

Primi timidi segnali di ripresa nel traffico aereo: in base alle rilevazioni settimanali dell’Association of European Airlines (Aea), dalla metà di giugno ai primi giorni di agosto si è registrata una crescita pressoché costante del traffico, con un picco del +2,5% nel periodo 30 giugno-sei luglio. Buone notizie arrivano anche dall’ultimo dato disponibile, quello riferito alla settimana 28 luglio-3 agosto, durante la quale è stata realizzata una crescita dell’1,7%. Il bilancio annuale, però, resta negativo: nei primi sette mesi dell’anno il traffico è calato dell’1,6%, con una punta del -12,1% nell’area orientale e pacifica. ”L’impatto della guerra in Iraq è stato drammaticamente messo in secondo piano dalla Sars in Medio Oriente – spiega l’Aea commentando i dati relativi all’ultima settimana – Questi due fattori hanno danneggiato nel complesso tutti i mercati internazionali”. Nel periodo 28 luglio-3 agosto, il traffico aereo in Oriente è sceso del 6,6%, portando il bilancio dei primi sette mesi a -12,1%. Nella settimana 28 luglio-3 agosto si registrano invece buoni risultati in Europa e nel nord Atlantico, dove sono stati rispettivamente messi a segno incrementi del 2 e del 6,7%. ”La consistente crescita del traffico verso il nord Atlantico – afferma però l’Aea – è imputabile al fatto che lo scorso anno il dato riferito all’area era particolarmente basso”. Dall’analisi degli ultimi dati a disposizione ”emerge un trend incoraggiante – commenta il segretario generale dell’Aea, Ulrich Schulte-Strathaus – ora dobbiamo verificare se si tratta di una tendenza sostenibile anche nei mesi prossimi. Continueremo a monitorare attentamente l’evolversi del traffico anche in relazione ai prodotti ed alle politiche dei prezzi adottate dai membri dell’associazione”. Se per quest’anno il quadro è ancora incerto, per il 2004 ed il 2005 invece le prospettive sono decisamente migliori. L’International Civil Aviation Organisation (Icao) prevede infatti una crescita mondiale del traffico aereo nell’ordine del 4,4% il prossimo anno ed addirittura del 6,3% nel 2005. La ripresa della domanda potrebbe porre fine alle ingenti perdite accumulate negli ultimi anni dall’industria del trasporto aereo, perdite che, secondo la Iata, sono ammontate nel corso degli ultimi tre anni a 31 miliardi di euro. Dopo essere cresciuto del 4,7% nel decennio 1991-2001, riporta il Financial Times, il traffico aereo è sceso del 2,9% nel 2001, aprendo una fase di stagnazione che ormai dura da due anni. Dagli attacchi dell’11 settembre in poi, l’industria aerea si è trovata ad affrontare diverse crisi: dalla guerra in Iraq all’epidemia della Sars. La Iata ha annunciato di prevedere per quest’anno perdite nette comprese fra i 5 ed i 6,5 miliardi di dollari nei servizi internazionali. Un dato negativo che si va a sommare ai 3,8 miliardi di perdite del 2002, e ai 10,3 miliardi del 2001. L’Icao, prosegue il Financial Times, prevede inoltre per i prossimi anni un recupero della fiducia dei passeggeri sulle rotte internazionali, fiducia che andrebbe lentamente crescendo grazie alle maggiori misure di sicurezza adottate negli aeroporti ed al rafforzamento dell’economia mondiale. Per i prossimi mesi comunque le incertezze sono ancora molte: si va
dalle nuove minacce terroristiche, al timore di un nuovo scoppio dell’epidemia della Sars in autunno.