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Ue, Alitalia può negare i dati agli Usa
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:17 nella categoria Territori

”Il responsabile italiano della privacy, il signor Rodotà, potrebbe proibire ad Alitalia di inviare i dati dei passeggeri alle autorità degli Stati Uniti”. Lo ha detto martedì scorso il commissario Ue per il mercato interno, Frits Bolkestein, nel corso di un’audizione alla commissione libertà e diritti dei cittadini dell’Europarlamento, in merito ai negoziati fra Usa e Ue sulla protezione dei dati personali dei passeggeri europei che atterrano sul territorio americano. Il commissario olandese ha ricordato che gli Stati Uniti hanno fissato al 12 settembre prossimo la data ultima per la trasmissione dei dati da parte della compagnia di bandiera italiana. Il presidente dell’Autorità italiana garante della privacy, Stefano Rodotà, avrebbe dunque ancora poco tempo per decidere se intervenire ed impedire ad Alitalia di soddisfare le richieste di Washington. ”Ho parlato con le autorità italiane – ha aggiunto Bolkestein – e il governo è molto preoccupato che l’interesse legittimo di Alitalia sia danneggiato”. Nel caso in cui la compagnia di bandiera si rifiuti di trasmettere i dati, ha spiegato un funzionario europeo, l’amministrazione Usa potrebbe adottare delle sanzioni contro Alitalia. Nell’ambito della lotta al terrorismo dopo gli attentati dell’11 settembre, Washington ha chiesto qualche mese fa alle compagnie aeree che volano negli Usa di consegnare i dati sui passeggeri, quali nomi, religione, preferenze alimentarie e le rotte scelte. Il 7 agosto scorso l’amministrazione Usa è venuta incontro a parte delle preoccupazioni europee, in particolare circa la soppressione di dati sensibili, come la religione dei passeggeri, ed ha accettato la discussione di un eventuale sistema comune d’informazione sui dati. Secondo Bruxelles però restano ancora molte questioni irrisolte: limitare la trasmissione dei dati solo alla lotta contro il terrorismo, autorizzare il diritto di ricorso per i passeggeri in caso di abusi o danni, limitare l’eccessivo numero di dati richiesti evitando inoltre la loro conservazione per un periodo di tempo troppo lungo.