Le difficili trattative fra Usa e Ue sulla tutela della privacy di chi atterra negli Stati Uniti sono ancora in corso e per ora non si profila una soluzione
accettabile per Bruxelles. Lo si è appreso da fonti della Commissione Ue alla vigilia di una riunione dell’esecutivo europeo in cui si affronterà questo tema sulla base di un documento approntato dal Commissario alla fiscalità e unione doganale, Fritz Bolkestein. Nell’ambito della loro lotta contro il terrorismo dichiarata dopo gli attentati dell’ 11 settembre 2001, gli Usa ha ricordato a Bruxelles il portavoce della Commissione europea, Rejo Kemppinen – chiedono alle compagnie aeree che atterrano negli Usa l’accesso ai dati dei passeggeri inseriti nei sistemi elettronici di prenotazione. L’ Ue ”nutre una serie di riserve su questo tema”, ha detto il portavoce aggiungendo che ”le trattative sono dure e continuano ad esserlo”. L’analisi dei dati personali dei passeggeri, come noto, è in conflitto con le norme sulla privacy europee nonostante nel marzo scorso le dogane americane avessero dichiarato che una tutela aggiuntiva sarebbe stata assicurata per elementi ‘sensibili’ come quelli relativi a origini etniche, religione, salute, inclinazioni sessuali.