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Jet privati per i Vip “orfani” del Concorde
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 10:32 nella categoria Territori

Per la prima volta nella sua storia, l’aviazione civile ha fatto un salto qualitativo all’indietro. La scorsa settimana si è chiusa l’era dei voli supersonici civili. E il Concorde è già diventato un simbolo, un mito con tanto di asta via internet di 2.000 oggetti, dalla rivista di bordo distribuita nell’ultimo volo a 150 euro, alle targhette che venivano applicate ai bagagli valutate un centinaio di euro. Ma al di là delle emozioni e dei ricordi la fine dei voli commerciali del supersonico ha scatenato gli analisti che lavorano per le compagnie aeree che cercano di capire quale mezzo sarà privilegiato dalla clientela che usava finora il
Concorde. Secondo queste analisi una parte si dirigerà verso i 747 o equivalenti, ma una parte costituita dai rappresentanti dei vertici delle maggiori aziende europee ed americane si rivolgerà ai jet privati. Il miliardario Warren Buffett ha già pronta un’offerta tramite la sua NetJet per 150 ore l’anno di voli transatlantici a circa sette milioni di euro. Anche se la cifra non è indifferente e se questi aerei non potranno confrontarsi con il Mac 2 del Concorde, i vantaggi di poter utilizzare piccoli aeroporti, con tempi rapidi di arrivo e partenza, l’elasticità dell’orario, la grande privacy e la mancanza di tempi morti, sono tutti elementi che attrarranno una quota della vecchia clientela supersonica. L’americana Gulfstream sta pensando già ad un executive supersonico capace di assommare i vantaggi che hanno gli aerei più piccoli con quelli del volare oltre Mac 1. Ed anche i problemi del rumore del bang supersonico possono essere superati dopo che la Nasa ha trovato che è sufficiente rendere le ali un po più spesse per evitarlo. Ma in diverse parti del mondo l’idea di un supersonico civile
è al centro del lavoro di gruppi di studiosi e tecnici. In
Giappone, ad esempio, nei laboratori della National aerospace
stanno lavorando ad un progetto chiamato Esperimento nazionale per un trasporto supersonico. Lo studio prevede un aereo civile spinto da razzi capace di trasportare tre volte i passeggeri del Concorde con metà rumore e con il consumo di un quarto del carburante bruciato dall’aereo anglo-francese.
Altri gruppi guardano ai voli ipersonici cinque volte la
velocità del suono, veloci tanto da impiegare un’ora per
attraversare l’Atlantico. Ma per ora sono molti a rimpiangere il ‘grande uccello bianco’ la cui storia sarà tradotta in un film. La sua fine era comunque stata annunciata all’inizio dell’anno quando la Airbus aveva avvertito Air France e British airways di non poter più garantire il supporto tecnico a cifre ragionevoli. Air France aveva deciso di chiudere subito mentre la BA, che ai tempi d’oro aveva guadagnato bene con il Concorde, ha deciso di soddisfare
quante più domande possibili, prima del volo finale. Ma c’è da essere certi che prima o poi nascerà una seconda generazione di aerei supersonici capaci di coprire un vuoto che molti sentono ora, un misto di razionalità e nostalgia.