“Non ci sono stati disagi per i clienti di Trenitalia durante i quattro giorni in cui le associazioni di agenzie di viaggio hanno chiesto ai propri associati di non vendere i biglietti ferroviari”.
Lo afferma Trenitalia in un suo comunicato, in cui riferisce tra l’altro che circa il 60% delle agenzie non ha aderito alla serrata. Un dato in netto contrasto con quello reso noto da Assotravel, Assoviaggi e Fiavet secondo cui l’adesione alla protesta è stata pari all’85%.
”Attraverso queste agenzie e gli altri consueti canali di vendita di Trenitalia prosegue il comunicato – e’ stato possibile rispondere, senza disagi, alle esigenze dei viaggiatori e il fatturato
complessivo delle vendite dei biglietti e’ stato sostanzialmente in linea con i valori medi del periodo”. Trenitalia ”resta decisamente contraria alla richiesta delle associazioni di categoria che domandano un sovrapprezzo sul costo del biglietto acquistato in agenzia. Cio’ comporterebbe di
fatto – conclude Trenitalia – un aumento dei prezzi dei biglietti pagati in agenzia rispetto a quelli pagati presso le biglietterie ferroviarie”.
Del tutto criticabile appare inoltre, secondo le associazioni di categoria, la
strategia di management attuata da Trenitalia: ”da una parte, infatti, viene praticata una pericolosa fuga in avanti nella vendita dei biglietti su internet e tramite i call center, operazioni peraltro molto costose in termini pubblicitari e le cui insufficienze vengono segnalate anche dalla clientela,
dall’altra parte si contrae la rete di vendita sia propria (biglietterie) che agenziale, con la riduzione delle commissioni”.
Le associazioni di categoria a conclusione dei 4 giorni di astensione della vendita della biglietteria ferroviaria – hanno quindi ritenuto opportuno invitare tutte le agenzie di viaggio titolari di biglietteria ferroviaria ad ”astenersi dal firmare il contratto imposto da Trenitalia”.
Al contempo hanno ribadito in un loro comunicato -invitano l’Azienda a riconsiderare il
rapporto con le agenzie di viaggio affinche’ ogni biglietto o tariffa agevolata venga veicolata anche attraverso il canale agenziale, a modificare la durata del contratto in triennale, a ritirare la determinazione di Trenitalia di diminuire di un ulteriore punto percentuale la commissione riconosciuta alle agenzie di viaggi e, infine, a remunerare anche le altre numerose operazioni attualmente rese in aggiunta alla biglietteria ferroviaria.Le Associazioni infine, nel chiedere al Governo la costituzione di una Autorita’ che, con le parti, vada a definire la giusta remunerazione in ogni fase della catena distributiva, hanno fissato al 7 novembre il termine ultimo per riaprire le
trattative, prima di intraprendere ulteriori forme di protesta.