Il Consiglio di sicurezza ceco ha approvato un nuovo sistema di sicurezza per gli aerei e gli aeroporti nazionali che comporta anche la possibile presenza di un agente di polizia armato a bordo degli aerei. La Repubblica ceca ha realizzato così le disposizioni di sicurezza dell’Unione europea tenendo conto anche del rafforzamento delle misure antiterroristiche chiesto alla fine del 2003 dagli Usa. Secondo il ministro dei Trasporti ceco, Milan Simonovsky, il nuovo sistema aggiorna disposizioni simili risalenti al 2000. Le misure comportano soprattutto più rigidi controlli delle valigie e dei viaggiatori, con nuovi impianti e più sorveglianti negli aeroporti. Per garantire la sicurezza all’aeroporto internazionale di Praga anche quest’anno saranno impiegati i soldati. Secondo le informazioni della televisione ceca (CT), il personale dovrà sottoporsi due volte all’anno ad un
addestramento speciale su come reagire ad un attacco terrorista. Il ministro Simonovsky ha confermato al quotidiano Lidove noviny di oggi che le linee aeree ceche (CSA) usano già da tempo agenti di polizia specializzati sui voli con Israele. Jiri Fleyberk, direttore per la comunicazione delle CSA, ha detto al settimanale Tyden che la richiesta degli USA di ‘sceriffi dell’aria’ non aveva il carattere di una direttiva. Secondo Fleyberk se arriva una richiesta di un accompagnamento armato per un volo preciso, le CSA in collaborazione con il ministero dell’Interno ceco è già pronta ad eseguirlo. In reazione alle misure di sicurezza recentemente chieste dagli USA, il ministro dell’Interno ceco, Stanislav Gross, ha detto al giornale Pravo che ”si tratta di misure chieste dalla situazione di sicurezza”, mentre l’atteggiamento del ministero degli Esteri ceco è diverso: il portavoce Vit Kolar ha dichiarato lunedì scorso che al suo ministero ”non piacciono” le nuove misure di sicurezza adottate dagli USA e che la Repubblica ceca in questo contesto ”valuterà ulteriori passi”.