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6° Convegno Feg: Passot, guide indispensabili per far conoscere il patrimonio culturale
notizia pubblicata 27 Settembre 2006 alle ore 12:10 nella categoria Territori

Un enorme patrimonio culturale, che abbraccia millenni, come quello mostrato dal prof. Voza relativo alla sola Siracusa, ma troppo spesso poco conosciuto. Una ricchezza da potere trasferire ai turisti. E proprio le guide turistiche, sempre più specializzate, sono le figure professionali indispensabili per far emergere il patrimonio culturale di ogni Paese. “Ormai, non a caso, si parla di guide patrimoniali – spiega Annie Passot, presidente della Feg, la federazione europea delle guide turistiche – perché abbracciamo tutto ciò che riguarda il patrimonio culturale di un Paese, dai monumenti alle manifestazioni folkloristiche, dalla storia alla tradizione enogastronomica. Siamo già riconosciuti a livello europeo, ma il prossimo obiettivo è ottenere una piattaforma comune da Paese a Paese”. “Appare sempre più evidente l’importanza della figura professionale della guida – sottolinea Marcella Bagnasco, presidente dell’ANGT (Associazione nazionale guide turistiche) – che assume una funzione di educatore, di mediazione culturale, e poiché il pensiero giuridico ha allargato il concetto di patrimonio alla globalità dei valori materiali e immateriali, la funzione della guida assume sempre più importanza a carattere pubblicistico”.
Nei giorni scorsi il Convegno europeo delle guide turistiche ha visto gli interventi del prof. Giuseppe Voza (“Ogni metro quadrato siciliano è archeologico”), l’introduzione di Elisabetta Calandrino, presidente AGTS, e gli interventi dell’ing. Gael de Guichen, sulla fragilità del patrimonio monumentale, e di Cesarina Misiani, Direzione generale per il turismo-Ministero Attività Produttive, su “Mediterraneo, fra centralità e marginalità”. Particolarmente interessante sarà l’intervento di Gael de Guichen, consigliere Iccrom e vice presidente del Comitato Internazionale Herity. “La fragilità del patrimonio culturale è dovuta agli interventi della natura (terremoti, alluvioni, umidità, etc.) e dell’uomo, che è sempre più pericoloso e dannoso per ignoranza o per voglia di distruggere. Ed invece dobbiamo riuscire a godere dei Beni Culturali oggi e conservarli nel modo migliore per farli godere anche alle generazioni future. In quest’ottica le guide turistiche hanno un ruolo educativo fondamentale perché possono trasformare il turista da predatore in protettore dei beni culturali”. Il Convegno proseguirà, con base al Museo “Paolo Orsi” di Siracusa fino all’8 febbraio.